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Denuncia il figlio perché gli fa mangiare quinoa e segale: “Sono maltrattamenti!”. Arriva la sentenza del giudice

Pubblicato il 19 Settembre 2024

Il Tribunale di Cremona si è trovato ad affrontare un caso piuttosto singolare: un uomo di 87 anni che ha denunciato il figlio 50enne di Cremona per maltrattamenti. Non si tratta però di violenze fisiche o verbali, ma semplicemente di privazioni alimentari. L’87enne ha infatti lamentato il fatto che il figlio lo costringeva a mangiare quinoa, segale, pane nero e integratori, che evidentemente non erano di suo gradimento.

Quinoa e segale come pasti principali, la denuncia dell’87enne

Come emerso dal processo, il cibo era somministrato in accordo con il medico e mai in sostituzione delle medicine. Tuttavia il padre e l’altra figlia, che avrebbe pessimi rapporti con il fratello, l’avrebbero denunciato per sevizie. Il Tribunale alla fine ha deciso per l’assoluzione dell’uomo “perché il fatto non sussiste”.

Nella denuncia l’87enne ha dichiarato che veniva costretto dal figlio a mangiare pasti salutari che però non incontravano il suo gusto. Comportamenti che, secondo il giudice, non possono essere considerati reati e quindi il 50enne è stato assolto.

Le altre “accuse” al 50enne

La sorella avrebbe mosso altre accuse piuttosto singolari nei confronti del fratello, come quello di aver impedito al padre di aprire le finestre nei mesi estivi. L’imputato è stato assolto anche da questa accusa, poiché ha spiegato che in casa era accesa l’aria condizionata e che quindi sarebbe stato inutile, anzi dannoso, tenere le finestre aperte.

Il Corriere della Sera ha riportato che l’87enne non si è mai presentato a testimoniare, ma era la figlia che ormai non ha rapporti col fratello da anni a fare le sue veci . L’avvocato del 50enne, Micol Parati, ha evidenziato l’assurdità di un processo che si è aggiunto ai tanti che vanno ad ingolfare i già saturi tribunali italiani.