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1 milione 482 mila italiani hanno gli anticorpi per il Sars-CoV-2

Oggi sono stati comunicati dal ministero della Salute e dall’Istat i primi risultati dell’indagine di sieroprevalenza sul SARS-CoV-2 condotta in Italia. Secondo queste prime stime le persone che hanno contratto il virus sono 6 volte di più rispetto al totale dei casi identificati fino a qui via tampone.

Pubblicato il 3 Agosto 2020

Oggi sono stati comunicati dal ministero della Salute e dall’Istat i primi risultati dell’indagine di sieroprevalenza sul SARS-CoV-2 condotta in Italia. Secondo queste prime stime le persone che hanno contratto il virus sono 6 volte di più rispetto al totale dei casi identificati fino a qui via tampone.

Secondo quanto comunicato oggi in conferenza stampa dal Ministero della Salute e dall’Istat il 2,5% della popolazione italiana sarebbe entrata in contatto con il nuovo coronavirus.
Questo dato emerge da un’indagine di sieroprevalenza effettuata fra il 25 maggio e il 15 luglio con protagonisti soggetti residenti nel nostro Paese che vivono in famiglia, dunque sono stati esclusi dalla stima quanti si trovano nelle RSA o nelle convivenze.

Il disegno campionario ha previsto l’estrazione di 2200 comuni, scelti nelle varie regioni per dimensione demografica, ma anche tenuto conto di sesso, età e settore di attività economica.
I primi dati presentati oggi vengono definiti come “provvisori” e si riferiscono a 64.660 prelievi. Si attendo i risultati di ulteriori campioni già eseguiti ma non ancora contabilizzati.
Viene anche reso noto che a causa delle condizioni di emergenza in cui gli addetti si sono trovati a operare non si è riusciti a raggiungere la numerosità del campione inizialmente programmata, che doveva essere pari a 150mila individui. Nonostante ciò le tecniche impiegate hanno consentito di ottenere stime coerenti.


Da quanto evidenziato nei grafici presentati oggi si nota una forte differenziazione territoriale che è coerente con le differenze già viste nei dati relativi ai contagi censiti in precedenza e nel numero dei decessi registrati sul territorio italiano.
Se in una regione come la Lombardia la stima dei contagi arriva al 7,5% dei residenti in altre regioni come il Lazio, la Toscana o il Friuli-Venezia Giulia la percentuale cala all’1%. Le due regioni in cui sembra che il virus abbia viaggiato meno sono la Sicilia e la Sardegna dove si stima che appena lo 0,3% della popolazione sia stata a contatto con il SARS-CoV-2. In generale, si può dire che il nord sia stata la parte del Paese maggiormente coinvolta dall’epidemia mentre i numeri sono progressivamente più bassi andando verso sud.

Un altro dato messo in evidenza è l’incidenza della Lombardia sui risultati dell’indagine. Questa regione infatti “assorbe il 51 % dei cittadini che hanno sviluppato gli anticorpi da SARS-CoV-2” e questo dato ricalca piuttosto fedelmente quello relativo alle morti avvenute in Italia, sul cui totale la Lombardia pesa per il 50%.


Per quanto riguarda le fasce di età, le meno interessate dal Covid sembrano essere quella dei bambini da 0 a 5 anni (1,3%) e degli anziani dagli 85 anni in su (1,8%). Questo dato si ipotizza sia la conseguenza di un “effetto protezione” messo in atto dalla famiglia verso i più deboli. Non sembrano invece esserci state differenze nell’incidenza del coronavirus fra maschi e femmine, che a oggi risultano esser stati raggiunti in egual numero.

Per quanto concerne invece il bollettino Covid-19 della giornata di oggi si segnala un ulteriore calo nei nuovi contagi. I nuovi casi di positività sono 159, rispetto ai 239 di ieri. In aumento però sarebbero le vittime, che passano a 12 mentre ieri ne erano state segnalate 8. I tamponi effettuati sono stati 24.036 cioè quasi 20 mila meno di ieri.
Non si registrano nuove positività in cinque regioni: Marche, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Valle d’Aosta e Basilicata. Il totale dei contagi in Italia ora sono 248.229 mentre le vittime italiane dall’inizio della pandemia sono 35.166. I guariti a oggi risultano 200.589 dunque +129 rispetto alla giornata di ieri. Leggero calo dei pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva il cui totale cala di una unità (41), in aumento invece le persone ricoverate con sintomi che ora sono 734 (+26 rispetto a ieri). Per quanto riguarda l’isolamento domiciliare, risultano in quarantena 11.699 soggetti mentre gli attualmente positivi sono 12.474.

Fonte: ANSA 03/08/2020 Ore 17:53, Ministero della Salute