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13enne violentata alla Villa Bellini, domani prima udienza del processo a Catania

Pubblicato il 23 Settembre 2024

Si sdoppia in due diversi procedimenti giudiziari l’inchiesta sulla violenza sessuale di gruppo contestata a cinque egiziani maggiorenni arrestati dai Carabinieri di Catania lo scorso 30 gennaio per l’aggressione a una tredicenne, commessa nei bagni pubblici della Villa Bellini.

Il gip aveva accolto la richiesta di giudizio immediato presentata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto procuratore Anna Trinchillo nei loro confronti.

Da domani però le posizioni si separano: uno di loro ha fatto richiesta di accedere al rito abbreviato, gli altri quattro andranno a processo col rito ordinario, che si celebrerà davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Catania. Quattro degli imputati sono in carcere, mentre un quinto, che ha collaborato alle indagini, è agli arresti domiciliari.
A chiedere l’accesso al rito abbreviato, che si celebrerà davanti al gup Montuori, è stato l’imputato, detenuto, accusato di avere commesso violenza sessuale alla tredicenne davanti al fidanzato 17enne della vittima.


Nell’ambito delle indagini condotte dai Carabinieri, sono coinvolti altri due egiziani minorenni, attualmente detenuti. La Procura per i minorenni di Catania, guidata da Carla Santocono, ha richiesto e ottenuto dal gip il giudizio immediato per entrambi: uno ha scelto il rito abbreviato, mentre l’altro sta affrontando il processo con rito ordinario, la cui prima udienza è già stata celebrata.


Le dichiarazioni della 13enne e del suo fidanzato, che hanno denunciato la violenza e identificato gli aggressori, sono state fondamentali nelle due indagini. Le loro testimonianze sono state raccolte durante un incidente probatorio davanti ai due gip, uno per il distretto e l’altro per i minorenni. Queste deposizioni sono state inserite negli atti dei rispettivi procedimenti e saranno direttamente incluse nei fascicoli dei vari processi.