Pubblicato il 18 Giugno 2021
Ampliare la discarica di Timpazzo (Gela) in modo che questa possa contenere 900 tonnellate di rifiuti giornalieri, rispetto alle 450 tonnellate che riesce a contenere ogni giorno oggi.
Questo il progetto della Regione Siciliana per l’ampliamento della discarica di Gela, progetto in contrasto con i recenti sviluppi riguardanti la futura installazione di due termoutilizzatori in Sicilia e al quale si oppone l’eurodeputato siciliano del gruppo Green-EFA, Ignazio Corrao, che in una nuova interrogazione al parlamento europeo di Bruxelles ha dichiarato: “Con quale faccia la Regione si ostina ancora a considerare il territorio di Gela come un enorme buco nero da inquinare impunemente? Il raddoppio della discarica di rifiuti urbani di Timpazzo non solo provocherebbe danni ambientali enormi, soprattutto per un territorio già ampiamente compromesso, ma sarebbe l’ennesima spada di Damocle sulla salute dei cittadini. Questo ampliamento viola le più elementari norme comunitarie e nazionali, per questo ho chiesto alla Commissione Ue di intervenire per tutelare la comunità gelese. Questo ulteriore allargamento della discarica – ha sottolineato ancora Corrao – è assolutamente folle, sia dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista legale, perché risulta in contrasto con il piano rifiuti della Regione Sicilia, con il piano di gestione del sito Natura 2000 (ITA050012); e con le misure minime di conservazione dei siti naturalistici. Pure la Riserva Naturale del Biviere, che ha il dovere di difendere la biodiversità del territorio, ha espresso un deciso parere negativo ma nonostante ciò, per assurde ragioni di silenzio assenso, la commissione tecnica specialistica della Regione ha comunque portato avanti l’iter escludendone la valutazione d’incidenza. Per di più la discarica esistente – continua l’eurodeputato – non ha mai attuato le prescrizioni del provvedimento AIA 2013 e non è stata prevista una procedura AIA per questo nuovo ulteriore allargamento. Ci sono tutti gli elementi per interrompere questo piano che è un vero e proprio attentato alla salute e all’ambiente del territorio gelese. Per questo ho chiesto alla Commissione UE di intervenire immediatamente su queste palesi violazioni comunitarie. La Regione si metta in testa che Gela non è la discarica della Sicilia”.