Pubblicato il 24 Aprile 2023
Così il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, commentando i programmi per il 25 aprile del presidente del Senato.
“Domani nel Paese dove c’è stato l’eccidio delle Fosse Ardeatine o l’eccidio di Marzabotto o di Sant’Anna di Stazzema sarebbe stato più logico portare un fiore lì”, ha aggiunto.
“Siamo in una situazione surreale dove il presidente del Senato ha detto quello che ha detto prima su via Rasella e poi sulla Costituzione, a questo si aggiungono le non dichiarazioni sul fascismo della premier Giorgia Meloni da quando si è insediata. Nell’anniversario della marcia su Roma non ha detto una parola e ha proseguito nel suo silenzio sui temi del fascismo”, ha sottolineato Pagliarulo.
Alla vigilia del 25 aprile il presidente dell’Anpi auspica che dal partito di Giorgia Meloni e dai suoi esponenti nel governo “si compia una chiara e irreversibile dissociazione dalla storia e dalla cultura politica del Ventennio che ha provocato enormi danni all’Italia”.
Intanto, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il 25 aprile si recherà a Praga per visitare il campo di concentramento di Theresienstadt.
E’ quanto si legge nell’agenda del presidente di palazzo Madama.
La Russa, la mattina si recherà all’ Altare della Patria poi partirà alla volta di Praga per partecipare alla riunione dei Presidenti dei Parlamenti dei Paesi Membri dell’Unione europea e poi alle 15 sarà alla commemorazione, con la deposizione di una corona al Monumento di Jan Palach in Piazza San Venceslao.