Pubblicato il 6 Maggio 2022
“Ho detto che non possiamo impedire agli artisti russi o agli sportivi russi di esibirsi in Italia, lui diceva invece che andava impedito, io ho reagito e lui ha cercato di picchiarmi.Tutto è partito da quella mia posizione. Ribadisco che l’arte non deve avere nessun confine, né geografico né politico”.
Vittorio Sgarbi ricostruisce così la sua recente, clamorosa apparizione in tv, quando, durante l’ultima puntata del Maurizio Costanzo Show, si è azzuffato con Giampiero Mughini.
Incorreggibile Sgarbi, anche sulla soglia dei 70 anni, che compirà domenica.
“Il progetto è costruire un movimento politico che abbia i valori della cultura, della giustizia, della civiltà, del rispetto delle persone, della bellezza, come suo primo riferimento. Ecco: mi piacerebbe essere il ministro della Bellezza!”, così, il critico d’arte cancella la data di nascita e immagina il suo futuro: continuando a coltivare progetti.
“Occorre istituire in Italia il ministero della Bellezza, che potrebbe anche incorporare l’attuale ministero della Cultura oppure vivere di luce propria – suggerisce Sgarbi, che in questa direzione ha presentato una proposta di legge lo scorso mese – con la bellezza si vive e si mangia e potrebbero testimoniarlo tante località che hanno puntato sulla loro bellezza, da Ravello a Capri, da Ostuni a Taormina a Rimini, luoghi tra i più felici al mondo. Va difeso quel giardino del mondo che è l’Italia e su questo progetto politico vorrei vincere le prossime elezioni e diventare ministro”.
“E’ arrivata quando avevo 18 anni, grazie a un personaggio formidabile come Francesco Arcangeli, che ho incontrato all’università dove mi ero iscritto, che mi ha spiegato come l’arte e la vita coincidano”, rivela a proposito del suo amore per la bellezza e l’arte.
Un incontro decisivo, quello con Arcangeli, senza il quale probabilmente avremmo avuto “Forse uno Sgarbi scrittore”.