Pubblicato il 3 Settembre 2020
Migranti in Sicilia: tra divergenze, diversità di vedute e piccoli punti d’intesa, si è svolto l’incontro a Palazzo Chigi fra il presidente del Consiglio Conte e Nello Musumeci, secondo le dichiarazioni dello stesso presidente della Regione Siciliana. “Abbiamo detto che tutti gli Hotspot vanno svuotati per essere adeguati alle norme anti-Covid. Da parte del governo c’è la volontà di svuotare quello di Lampedusa: hanno accreditato questo intervento addirittura ai prossimi giorni. Noi non arretriamo di un solo millimetro, abbiamo aperto una breccia in un muro che sembrava di cemento armato”, ha dichiarato Musumeci al termine dell’incontro, durato più di due ore.
“Abbiamo aperto una breccia in un muro che sembrava di cemento armato. Quello del popolo siciliano è un interminabile calvario. La gente ha paura ed è una paura che si accentua con il Covid, questo l’ho detto a Conte e ai ministri presenti. Col governo centrale – prosegue Musumeci, al vertice insieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza – restano diversità di vedute. Ci hanno presentato alcune iniziative ma slegate da un calendario. Noi abbiamo chiesto che non arrivino più navi delle Ong e che l’Europa faccia la sua parte. Siamo contrari all’ampliamento di Hotspot, ovunque si trovino nell’isola. Abbiamo spiegato che Lampedusa vive forti tensioni sociali e il premier Giuseppe Conte ha assicurato interventi economici a sostegno. Abbiamo detto al governo che restiamo vigili, non indietreggiamo di un solo centimetro”.
All’incontro erano presenti i ministri dell’Interno Luciana Lamorgese, della Difesa Lorenzo Guerini, dei Trasporti Paola De Micheli, dell’Economia Roberto Gualtieri, degli Esteri Luigi Di Maio, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli e il sindaco di Lampedusa Totò Martello.
“Non siamo assolutamente soddisfatti – ha aggiunto il presidente – perché risposte concrete non ne sono arrivate. Prendiamo atto della buona volontà espressa dal governo, ma di buone volontà sono lastricate tutte le strade del mondo. Il governo ci ha illustrato alcune iniziative, ma slegate da un calendario. Abbiamo dimostrato con i numeri che gli Hotspot e i Centri d’accoglienza vanno chiusi e svuotati per essere adeguati alle misure anti-Covid. Ci hanno detto che interverranno su Lampedusa già nei prossimi giorni”.
“I lampedusani hanno bisogno di fatti concreti – ha concluso – abbiamo chiesto lo stato d’emergenza, ma ci è stato risposto che c’è già in tutta l’Italia. Propongono soluzioni economiche per quell’isola, vedremo nei prossimi giorni. Noi abbiamo chiesto più navi per evitare che i migranti restino nell’Hotspost, il governo dice che ne arriveranno 3 nei prossimi giorni, navi per la quarantena. Vedremo…”, ha concluso il presidente della Regione.