Pubblicato il 27 Novembre 2024
Il Tribunale di Latina ha condannato V.K., titolare di un’attività commerciale di Fondi, a tre anni e quattro mesi di reclusione, a fronte di una richiesta di sette anni e sei mesi avanzata dal pubblico ministero Giuseppe Miliano. L’uomo era accusato di violenza sessuale, stalking, e lesioni nei confronti di una sua dipendente. Oltre alla condanna, è stata disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.
L’imputato, di origine straniera, era stato indagato a piede libero dopo la denuncia della parte offesa per fatti avvenuti il 9 novembre 2018 a Fondi. L’indagine era stata condotta dal pubblico ministero Giuseppe Bontempo, che durante le indagini preliminari aveva raccolto diverse prove.
La sentenza e le accuse
Al termine della camera di consiglio, il Collegio penale presieduto dal giudice Elena Nadile ha condannato l’uomo per violenza sessuale, riconoscendo l’ipotesi lieve. La vittima, che si è costituita parte civile, era rappresentata dagli avvocati Maria Letizia Bortone e Vincenzo Buffardi, mentre l’imputato era assistito dagli avvocati Daniela Sfragano e Ylenia Pannone. Il Tribunale ha anche disposto il risarcimento nei confronti della parte offesa.
Secondo quanto riportato nel capo di imputazione, il titolare dell’attività commerciale avrebbe costretto la dipendente a subire atti sessuali contro la sua volontà in due occasioni, impedendole di muoversi e strusciandosi contro di lei. È stata contestata anche l’aggravante di aver approfittato del rapporto di lavoro, dato che la donna era una sua dipendente. Subito dopo gli abusi, l’uomo avrebbe spinto la donna a terra, causandole ferite che hanno portato a una prognosi di 40 giorni. Inoltre, il capo di imputazione includeva anche atti persecutori, come la minaccia: «Faccio fuori te e i tuoi figli».
Conclusione del processo
A distanza di sei anni dai fatti, il processo si è concluso con la sentenza di primo grado. Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra novanta giorni.