Pubblicato il 30 Luglio 2024
Quattro ufficiali della Guardia di Finanza, inclusi un capitano di Formia e altri tre provenienti da Trapani, Battipaglia e Pescara, sono indagati per gravi reati di violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti di un’allieva della scuola sottufficiali dell’Aquila.
Le Accuse e l’Indagine
La Procura dell’Aquila ha avviato un’inchiesta dopo la denuncia dettagliata di una giovane di 24 anni, al primo anno di corso, che ha accusato il suo istruttore, un capitano di 33 anni di origine siciliana, di averla violentata. Secondo la denuncia, l’istruttore avrebbe promesso aiuto per superare un esame in cambio di prestazioni sessuali. Al rifiuto della ragazza, sarebbe scattata la violenza, culminata in un’aggressione avvenuta a maggio nell’abitazione del capitano.
Dettagli delle Aggressioni
L’episodio più grave si sarebbe verificato quando la vittima è stata presa per i capelli, spinta sotto un tavolo e costretta a subire atti sessuali. Gli ufficiali coinvolti sono accusati di aver sfruttato la loro posizione di supremazia per commettere tali atti. Le indagini suggeriscono che i ricatti sessuali potrebbero non essere stati limitati alla sola vittima che ha denunciato, ma potrebbero aver coinvolto altre allieve.
Sequestro dei Telefonini e Prove
La Procura dell’Aquila ha disposto il sequestro dei telefonini degli indagati per analizzare la messaggistica e raccogliere eventuali prove di premeditazione delle violenze. Sono stati acquisiti alcuni messaggi dal gruppo social chiuso utilizzato dagli indagati per condividere foto e commenti sui possibili bersagli delle loro attenzioni moleste.
Riscontri Medici e Provvedimenti Disciplinari
La denuncia della vittima è supportata dagli esiti di una visita medica che ha rilevato lesioni sui glutei, compatibili con le violenze descritte. La Scuola della Guardia di Finanza ha preso provvedimenti disciplinari interni in risposta allo scandalo, cercando di tutelare l’immagine del Corpo, che celebra i suoi 250 anni di storia.