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Cartoni animati pornografici e abusi sulle nipotine: “Era Satana ad ordinarmelo”

Pubblicato il 17 Settembre 2022

Dopo la terribile storia giunta dal beneventano, dove una professoressa di scuola media è accusata di aver abusato di un alunno 12enne, arriva un altro sconvolgente racconto di pedofilia da Roma.

L’orco in tal caso sarebbe un uomo romano di 50 anni, che avrebbe perpetrato violenze orribili alle nipotine, come costringerle a vedere cartoni animati pornografici e altri abusi fisici.

Una scioccante storia di violenze e abusi sulle nipotine

Le violenze sono iniziate qualche anno fa, quando le bambine avevano un’età compresa tra i 5 e i 6 anni. I genitori delle piccole spesso le affidavano ad uno zio, il fratello della madre, che abitava nello stesso stabile in una periferia sud di Roma.

Mai i genitori avrebbero potuto immaginare quali terrificanti violenze erano costrette a subire le loro figlie. Le violenze sarebbero andate avanti per anni, quando la bimba più grande all’età di 12 anni ha trovato la forza per rivelare ai genitori gli orrori che si verificavano in casa dello zio.

I racconti choc delle bambine: “Punite se sbagliavamo le tabelline”

Secondo quanto emerge dagli atti, una delle due bambine ha raccontato che quando aveva circa 7 anni lo zio mentre guardavano un film dopo pranzo o giocavano con il tablet allungava le mani su di loro, mentre in altri casi le costringeva a guardare film o cartoni animati pornografici.

La bimba racconta ancora che, all’età di 8 anni, ripeteva le tabelline con lo zio e quando commetteva degli errori era costretta a subire punizioni orribili. Tali violenze sarebbero avvenute almeno due volte al giorno, per poi diventare sempre più frequenti.

La difesa dell’uomo: “Me lo ha ordinato Satana”

L’uomo, che vive grazie alla rendita di alcuni stabili, avrebbe imposto alle due nipotine di non dire nulla poiché le sue erano semplici manifestazioni d’affetto. Inoltre, nell’ordinanza dove il giudice ha disposto l’arresto, si legge che l’uomo avrebbe addirittura chiesto ad una delle due bambine di sposarlo.

La famiglia, appreso dell’orrore che si consumava in quella casa, ha deciso di trasferirsi immediatamente per evitare qualsiasi altro contatto tra le bambine e lo zio.

L’uomo, in un messaggio ad una parente, ha chiesto scusa alla sorella e alla famiglia per tutto il male causato, spiegando che il suo comportamento era stato dettato da Satana.

Satana o no, questa è una vicenda dai contorni infernali che ha purtroppo segnato per sempre due giovani vite. L’uomo è in carcere ma il suo avvocato ha presentato un ricorso, già respinto, al tribunale del Riesame per farlo uscire.

L’avvocato che sta seguendo la famiglia delle bimbe ha fatto sapere che l’uomo deve restare in carcere e che per il momento bisogna pensare al bene delle due bambine.