Pubblicato il 2 Agosto 2021
E’ il quarantunesimo anniversario della strage di Bologna: tornano alla memoria, se pure qualcuno le avesse dimenticate, le 85 vittime. Nelle pietre che compongono la città, sui muri e a terra c’è il segno indelebile di una storia.
I muri della città ricordano la strage alla stazione con due murales, uno sulla facciata del liceo Sabin e l’altro nel sottopasso di via Triumvirato.
La facciata del Liceo Sabin, in via Matteotti 7, ospita l’opera “Per non dimenticare”, realizzata dall’artista Gianluca Cresciani per volontà del Quartiere Navile, su proposta delle “Staffette Podistiche Mi-Bs-Bo per il 2 Agosto” e del “Coordinamento staffette podistiche per Bologna per Non Dimenticare il 2 Agosto 1980”, in accordo con l’“Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 Agosto 1980”.
La poesia di Cesarino Volta riprodotta a fianco del murale testimonia la determinazione della città nell’ottenere risposte.
Pezzi di memoria della strage di Bologna: l’autobus che trasportò i feriti, l’orologio che si è fermato
Il murale sulla memoria della strage del 2 agosto 1980 è stato realizzato nel sottopasso di via del Triumvirato, nel quartiere Borgo Panigale-Reno, dal writer Emanuele Zucchini.
Nell’opera è rappresentata la stazione di Bologna ed è raffigurato l’autobus numero 37, che in quel giorno trasportò i feriti e le vittime e che insieme all’orologio fermo alle ore 10 e 25, sono tra i simboli della strage.
L’iniziativa è oggetto di un Patto di collaborazione siglato dal Comune con l’Associazione a tutta Birra Aps per il progetto “Restyling zona Birra”.
E ancora: c’è un’installazione permanente nel cuore della città: ottantacinque “sampietrini della memoria” si trovano lungo il percorso da piazza del Nettuno a piazza Medaglie d’Oro. Ispirati alle “pietre d’inciampo” dell’artista tedesco Gunter Demnig e nati da un’idea di Aldo Balzanelli, sono un’iniziativa organizzata da Cantiere Bologna, 6000 Sardine e Cucine Popolari in collaborazione con il Comune di Bologna e l’Associazione tra i familiari delle vittime della strage del 2 agosto. I sampietrini sono stati disegnati con la collaborazione di alcuni studenti del biennio di Decorazione per l’Architettura dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Strage di Bologna 41 anni fa, Mattarella: “menti ciniche puntavano alla destabilizzazione della democrazia italiana”
Sergio Mattarella ha dichiarato quanto segue: «Quarantuno anni fa la città di Bologna e con essa la Repubblica vennero colpite al cuore.
Un attentato dinamitardo, ad opera di menti ciniche che puntavano alla destabilizzazione della democrazia italiana, provocò una terribile strage in cui morirono donne e uomini inermi, bambini innocenti.
I bolognesi e gli italiani seppero reagire con sofferto coraggio, offrendo solidarietà a chi aveva bisogno di aiuto, di cure, di conforto. Affermando un forte spirito di unità di fronte al gesto eversivo diretto contro il popolo italiano. Sostenendo nel tempo le domande di verità e di giustizia, che, a partire dai familiari, hanno reso la memoria di questo evento disumano un motore di riscatto civile e un monito da trasmettere alle generazioni più giovani.
L’impegno di uomini dello Stato, sostenuti dall’esigente e meritoria iniziativa dell’Associazione tra i Familiari delle vittime, ha portato a conclusioni giudiziarie che hanno messo in luce la matrice neofascista della bomba esplosa la mattina del 2 agosto 1980. Non tutte le ombre sono state dissipate e forte è, ancora, l’impegno di ricerca di una completa verità.
La Repubblica ha saputo respingere la strategia di questi criminali, difendendo i principi di civiltà conquistati con la lotta di Liberazione.
La vicinanza, che rinnoviamo a quanti sono stati colpiti negli affetti più preziosi da tanta ferocia, costituisce anche pegno per il futuro, affinché il patrimonio di valori e di umanità, che sta alle fondamenta della nostra società, sia percepito sempre più come un bene comune indivisibile». (fonte: Comune di Bologna, quirinale.it)