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Accoltellamento nei parcheggi della discoteca, scattano 5 denunce

Pubblicato il 18 Giugno 2024

Ancora disordini e violenza, scaturita poi in un accoltellamento, nel Salento. È di 5 denunce per i reati di rissa, lesioni aggravate e porto abusivo di armi il risultato dell’attività investigativa svolta dagli agenti del commissariato di Polizia di Gallipoli a seguito dell’intervento effettuato presso il parcheggio di una nota discoteca in località Baia Verde avvenuta nella notte tra sabato e domenica nel centro jonico. Tutti gli interessati saranno anche destinatari di provvedimenti di divieto di accesso ai locali notturni e pubblici esercizi situati sul litorale gallipolino per un periodo che va da uno a tre anni. Nella notte tra sabato e domenica, all’uscita della discoteca, verso le 5 del mattino alcuni giovani, per futili motivi legati a uno sguardo di troppo nei confronti di una giovane donna, si sono aggrediti fisicamente riportando lesioni gravi. Uno di loro ha riportato una prognosi di 30 giorni dopo un accoltellamento.

Accoltellamento a Gallipoli, ecco le misure prese verso i colpevoli

Nello specifico, un giovane tarantino, incensurato, dopo aver inferto delle coltellate a due giovani leccesi, avrebbe cercato di scappare perché a rischio linciaggio, tanto da riuscire a trovare un passaggio per Taranto. Gli investigatori però nell’arco di poche ore, anche grazie ad alcune informazioni rese all’istante dagli addetti alla sicurezza della discoteca, sono riusciti a rintracciarlo e a farlo riportare in commissariato. Davanti all’evidenza probatoria, l’autore dell’accoltellamento, non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità. Nei confronti dei responsabili saranno valutate misure di prevenzione personali quali i dacur, cosiddetti daspo urbani, che gli vieteranno di accedere ai locali notturni concentrati in località Baia Verde, mentre per due di loro, in quanto gravati da precedenti penali, sarà proposta l’applicazione del Foglio di Via obbligatorio, con divieto di ritorno nel comune di Gallipoli rispettivamente per un periodo di due e tre anni.