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Accoltellò gravemente l’agente Christian Di Martino alla stazione di Lambrate, 12 anni di carcere ed espulsione per Hamis. Ma il poliziotto non vedrà un euro

Pubblicato il 23 Gennaio 2025

Lo scorso 8 maggio 2024 il 37enne Hassine Hamis, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, alla stazione di Lambrate iniziò a lanciare pietre con i treni e i passanti. Tra gli agenti che intervennero c’era anche Christian Di Martino, accoltellato gravemente dall’uomo di origini marocchine con tre fendenti alla schiena, al torace e all’addome con una lama di 20 centimetri, nonostante l’uso del taser.

12 anni di carcere per l’aggressore di Christian Di Martino

Il 37enne, irregolare in Italia, è stato giudicato colpevole di tentato omicidio con il rito abbreviato e condannato a 12 anni e 2 mesi di reclusione dal gup Silvia Perrucci, mentre il pm aveva chiesto 13 anni e 4 mesi. Inoltre ne è stata ordinata l’espulsione e la giudice ha disposto una provvisionale da 5.000 euro e un risarcimento da 150.000 euro.

Soldi che però Di Martino non vedrà mai poiché, come ha spiegato l’avvocato di parte civile Massimo Del Confetto, l’imputato è di fatto nullatenente. L’agente si è risvegliato dopo diversi giorni di coma e ha passato le pene dell’inferno, come le diverse operazioni, le 70 trasfusioni e i 5 arresti cardiaci.

L’avvocato ha spiegato a MilanoToday che in questi casi agli agenti non vengono toccati i giorni di malattia, così come viene pagato regolarmente lo stipendio. Tuttavia non è prevista per i poliziotti una polizza integrativa, come invece succede per alcune aziende private, né alcuna tutela assicurativa per coprire incidenti del genere che sono tutt’altro che imprevisti per chi svolge questo lavoro.

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