Infuria la guerra tra Russia e Ucraina e, secondo le ultime notizie, bombe ucraine avrebbero colpito una panetteria a Lisichansk, nella regione di Lugansk controllata dai separatisti filorussi, dove sarebbero morti due civili e altri sei risulterebbero feriti. La notizia è stata comunicata dal comando militare locale, secondo il quale ci potrebbero essere altri civili sepolti sotto le macerie.
Come riferito dall’agenzia Ria Novosti Leonid Pasechnik, capo dell’autoproclamata Repubblica filorussa di Lugansk, ha scritto su Telegram: “I nostri nemici, non avendo successo al fronte, hanno attaccato la popolazione civile. Sapendo che nel giorno libero gli abitanti di Lisichansk venivano al panificio, hanno aperto il fuoco sull’edificio”.
Come riferito su Telegram dal governatore Vyacheslav Gladkov, altre bombe ucraine avrebbero colpito nelle ultime ore la regione russa di Belgorod: “Il villaggio di Zadorozhny, distretto di Krasnoyaruzhsky, è stato colpito dal fuoco delle forze armate ucraine. Non ci sono state vittime. Diversi danni sono stati rilevati in due abitazioni private e ci sono danni alla linea elettrica: i villaggi di Zadorozhny, di Terebreno e di Prilesye sono senza elettricità”.
In questa fase della guerra gli ucraini stanno sfruttando i droni-bomba, che stanno distruggendo diversi mezzi militari russi. Rbc-Ucraina, che ha riportato fonti proprie, ha comunicato che la raffineria di petrolio russa della Lukoil a Volgograd è stata attaccata con successo da due droni dei servizi di intelligence interni ucraini (Sbu).
Le fonti in particolare hanno specificato: “L’incendio di oggi in una delle più grandi raffinerie di petrolio della Russia, che si trova a Volgograd, è stato il risultato di un attacco riuscito da parte della Sbu. La Sbu continua a distruggere sistematicamente le infrastrutture che la Russia utilizza per condurre la guerra in Ucraina. Colpendo le raffinerie di petrolio che lavorano per il complesso militare-industriale russo, non solo tagliamo la logistica delle forniture di carburante per le attrezzature nemiche, ma riduciamo anche la capacità della Russia di rimpinguare il suo bilancio”.
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