Pubblicato il 2 Novembre 2021
Una pioggia torrenziale, con raffiche di vento anche da 70 chilometri orari, ha colpito Venezia. La marea lunedì sera si sarebbe innalzata su mezza città, se il Mose non avesse protetto Venezia. Nonostante ciò, l’acqua copre in gran parte San Marco e la Basilica. Ciò accade perché lunedì alle ore 17 e 15, quando ha avuto inizio l’operazione di innalzamento delle 78 paratoie, il livello dell’acqua in laguna era di 70 centimetri. Quando essa si è conclusa, tuttavia era salita a 83 centimetri, toccando il limite di capienza dei tombini della Piazza. La pioggia non ha potuto defluire e si sono formate enormi pozzanghere. Case e negozi sono però all’asciutto.
Questa sera, dalle ore 18 (ci siamo quasi), il Mose tornerà a funzionare: la marea dovrebbe raggiungere 115 centimetri per le ore 21 e 20. Stesso discorso per mercoledì e giovedì, ammesso che le previsioni non migliorino.
Questa mattina, il sole splendeva nel cielo (aggiornamento 7 ore fa), con un’acqua alta di 95 centimetri alle ore 9.
San Marco e la Basilica, che si trovano più in basso rispetto al resto di Venezia, sono di nuovo allagate: si prevedono danni ai mosaici e ai marmi della chiesa, già gravemente corrosi dal sale. Sono incominciati con quasi due anni di ritardo i lavori per proteggere la Basilica con una cintura di vetri di cristallo, contro le maree. E’ proprio l’acqua alta a farli rallentare. Un progetto da 30 milioni, presentato a febbraio dell’anno scorso, dovrebbe permettere di alzare l’intera insula di San Marco a 110 centimetri: è pronto e anch’esso in ritardo. A questo livello dell’acqua entra in funzione il Mose, da ultimare definitivamente.
I 130 centimetri di attesi inizialmente sono aumentati: sono arrivati a 139 alla bocca di porto del Lido, 134 a Malamocco e Chioggia. In laguna il livello si è fermato sugli 83 centimetri (foto di repertorio).