Pubblicato il 4 Dicembre 2024
Ato4, ovvero la Conferenza dei Sindaci, ha deciso: le tariffe del servizio idrico integrato aumenteranno del 3,5%, una percentuale inferiore al 6% proposto in precedenza dalla società Acqualatina. La votazione ha visto la partecipazione di 32 Comuni, con 25 voti a favore dell’incremento moderato.
I Comuni contrari e le astensioni
Durante la votazione, cinque Comuni – Maenza, Norma, Ponza, Sperlonga e Ventotene – hanno espresso voto contrario, mentre Latina e Terracina si sono astenuti. Gerardo Stefanelli, presidente dell’Egato4, ha commentato la decisione, sottolineando come l’aumento inizialmente richiesto da Acqualatina fosse insostenibile per le famiglie e poco giustificato dal punto di vista degli investimenti.
“Dal primo momento abbiamo sottolineato come l’aumento proposto dal gestore fosse insostenibile per le famiglie e, soprattutto, immotivato, visto che il futuro sia di Acqualatina che degli investimenti infrastrutturali viene salvaguardato comunque” – ha dichiarato Stefanelli.
Decisione in linea con il metodo tariffario ARERA
L’adeguamento delle tariffe è stato deliberato in conformità con la “Deliberazione ARERA n. 639/2023/R/IDR – Metodo Tariffario idrico quarto periodo regolatorio (MTI-4)”, un atto che ha richiesto un lungo lavoro da parte della Conferenza dei Sindaci, durato sei mesi.
Gerardo Stefanelli ha inoltre voluto ringraziare la Conferenza dei Sindaci per il lavoro svolto e per l’approccio responsabile nei confronti della tenuta economica degli utenti.
“La Conferenza dei Sindaci si è dimostrata compatta, dimostrando quanto sia importante il ruolo dell’Egato in queste decisioni. Latina e Terracina, nonostante non fossero allineati al 100%, hanno scelto di astenersi e di non esprimere voto contrario, dimostrando così lungimiranza” – ha proseguito Stefanelli.
Aumento contenuto per garantire investimenti
Secondo quanto presentato da Egato durante la Conferenza dei Sindaci, l’aumento del 3,5% consentirà al gestore di proseguire gli investimenti già programmati e di avviarne di nuovi, utilizzando fondi del PNRR e della Regione Lazio. L’obiettivo è garantire il miglioramento della qualità tecnica e dei servizi forniti.
Inoltre, il nuovo metodo tariffario tiene conto per la prima volta degli effetti della crisi economica internazionale iniziata nel 2022, caratterizzata dall’aumento dei costi di energia, materie prime e tassi di interesse.
Necessità di una nuova riunione della Conferenza
Stefanelli ha concluso sottolineando la necessità di convocare nuovamente la Conferenza dei Sindaci, poiché ritiene che il Consiglio di Amministrazione di Acqualatina non abbia saputo gestire al meglio il momento storico dell’azienda e del territorio.
“Dobbiamo innovare il sistema idrico integrato e migliorare la qualità del servizio. Questo è un obiettivo comune, che possiamo raggiungere solo se i Sindaci diventano veri protagonisti nell’interesse dei cittadini” – ha dichiarato Stefanelli.