Una nuova proposta dell’ultimo minuto da parte di Acqualatina ha cambiato le carte in tavola. La deliberazione sulle nuove tariffe, prevista per ieri, è stata rinviata per consentire alla segreteria tecnica dell’Egato di valutare a fondo la nuova articolazione tariffaria presentata dal gestore idrico. Acqualatina sembra aver accolto, almeno in parte, le richieste dei sindaci di limitare gli aumenti tariffari, riducendo il piano di investimenti. L’iniziale aumento del 9,5% è stato rimodulato al 6% per i prossimi tre anni.
Come riportato dai colleghi di Latina Oggi, durante la conferenza di ieri, i sindaci dell’Egato hanno approvato il rendiconto 2023 e il bilancio di previsione, ma la decisione sull’aumento tariffario è stata rinviata. I sindaci avevano proposto una linea dura, avanzando una proposta tariffaria che avrebbe potuto comportare una diminuzione delle bollette del 10%. Tuttavia, la nuova proposta di Acqualatina, presentata il 29 ottobre, ha bloccato questo tentativo. Ora l’ingegner Umberto Bernola, della segreteria tecnica dell’Egato, dovrà valutare nel dettaglio il nuovo piano del gestore.
La nuova proposta di Acqualatina è stata illustrata dall’amministratore delegato Marco Lombardi. Il documento segnala l’elevato livello di morosità che pesa non solo sulla società ma anche sulla collettività: “Il livello di morosità per la provincia di Latina ammonta al 12,8%, mentre il modello regolatorio consente di recuperare solo il 3,5%“. Lombardi ha inoltre specificato che, per rispondere alla richiesta di riduzione delle tariffe, la società ha dovuto ridimensionare gli investimenti e le opere strategiche, con una riduzione di 40 milioni di euro.
La riduzione degli investimenti ha riguardato anche gli impegni economici destinati alla manutenzione ordinaria, mirata alla riduzione delle perdite nella rete idrica. Gli aumenti tariffari proposti per il triennio 2024-2026 saranno ora del 6% annuo, seguiti da un aumento del 4% nel 2027 e incrementi minori negli anni successivi (0,1% nel 2028 e 1,1% nel 2029). Il precedente piano prevedeva aumenti del 9,5% per almeno i prossimi tre anni.
Lombardi ha inoltre dichiarato che, per garantire la sostenibilità economica e finanziaria della società, sarà necessario un ulteriore accesso al credito per circa 20 milioni di euro a partire dal 2025. Il dirigente ha concluso con un avvertimento ai sindaci: “Ogni ulteriore riduzione tariffaria comporterà una contrazione degli investimenti, con conseguenze negative sul servizio e la necessità di nuove provviste finanziarie”. Insomma, gli aumenti saranno meno gravosi del previsto, ma senza i giusti investimenti il servizio potrebbe deteriorarsi.
La palla ora passa ai sindaci, chiamati a prendere una decisione su questo complesso equilibrio tra contenimento dei costi per i cittadini e qualità del servizio. Una scelta difficile, che avrà un impatto significativo sui residenti della provincia di Latina.
L'auto con a bordo i quattro giovani – per motivi che dovranno essere accertati -…
I media locali: "Si stavano imbarcando all'aeroporto di Buenos Aires". Due cittadini italiani sono stati…
Ha dell'incredibile quello che è acceduto su un volo Ryanair da Valencia a Milano; Un…
Liceo: Aule Allagate, Studenti Rimandati a Casa Questa mattina, gli studenti del Liceo Classico Dante…
«Esprimo profonda soddisfazione per la proclamazione di Gibellina come Capitale italiana dell'Arte contemporanea 2026. Questo…
Tra i cibi più rischiosi per chi soffre di allergie spiccano le "nuts", come arachidi…