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Angelo Guglielmi

Addio ad Angelo Guglielmi, l’uomo che rivoluzionò Rai 3 e che lanciò programmi cult della tv italiana

Pubblicato il 11 Luglio 2022

L’uomo alla guida di Rai 3 dal 1987 al 1994, che con la sua direzione visionaria e moderna ha rivoluzionato il modo di fare tv, si è spento all’età di 93: si tratta di Angelo Guglielmi, figura illuminata della tv italiana che ha introdotto il concetto di “tv-realtà” contro il concetto di “tv-verità”. La morte di Guglielmi è stata comunicata da una nota Ansa e non sono stati forniti ulteriori particolari.

Grandi programmi e grandi conduttori nati sotto la guida di Angelo Guglielmi

Guglielmi lanciò alcuni programmi che hanno fatto la storia, alcuni dei quali ancora oggi sono in onda: “Telefono giallo”, “Samarcanda”, “Un giorno in pretura”, “Mi manda Lubrano”, “Chi l’ha visto?”, “Blob” e “La tv delle ragazze” sono solo alcune delle trasmissioni che hanno lasciato un segno nella televisione italiana.

Non solo grandi trasmissioni, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 Guglielmi lanciò anche grandi conduttori ancora oggi in auge: Corrado Augias, Michele Santoro, Donatella Raffai, Fabio Fazio, Daniele Luttazzi, Piero Chiambretti, Serena Dandini e Giuliano Ferrara sono tra i volti più famosi che hanno spiccato il volo proprio grazie a Rai 3.

I programmi elaborati e studiati da Gugliemi furono un successo anche a livello di share, tanto che moltiplicarono i numeri registrati negli anni precedenti con medie del 10%.

Il concetto di “tv-realtà” introdotto da Guglielmi

Guglielmi introdusse il concetto di “tv-realtà” contro la “tv-verità” e spiegò il suo punto di vista durante un’intervista con Umberto Eco agli inizi degli anni ’90: “Non mi sono mai sognato di inseguire quell’oggetto metafisico che è la verità. Ho sempre parlato, invece, di realtà.

La verità è un giudizio. La realtà comprende anche la bugia. Il reale è ciò che hai davanti agli occhi. Puoi lasciarlo passare e puoi guardarci dentro. Io ho cercato di comportarmi nel secondo modo. Le mie colpe, in questo senso, cominciarono molto presto”.

Non solo tv nella vita di Guglielmi

Gugliemi, sia durante gli anni alla conduzione di Rai 3 che dopo, ha avuto tantissimi altri interessi a dimostrazione della sua grande statura culturale. É stato critico letterario e, tra il 2004 e il 2009, è stato chiamato da Sergio Cofferati, a quel tempo sindaco di Bologna, come assessore alla cultura.