Lino Banfi, dopo la morte dell’amata moglie Lucia Lagrasta, si è chiuso in uno struggente dolore. In una recente intervista a Il Corriere della Sera l’attore ha raccontato quanto la donna sia stato un punto fermo nella sua vita, aiutandolo anche economicamente.
Lino Banfi parla della loro incredibile storia d’amore, nata con una “fuitina” e un matrimonio segreto: “Facemmo la classica fuitina, ci sposammo alle sei di mattina in una sagrestia. La cerimonia durò poco, eravamo soli. All’uscita promisi a Lucia che, se Dio ci avesse dato tempo e felicità, un giorno avrei festeggiato degnamente il nostro amore e così è stato”.
L’attore ha poi spiegato che l’inizio della sua carriera non è stato facile, anzi: “A 17 anni decisi di seguire una compagnia teatrale. Lucia rimase a Canosa. Ogni tanto ci scambiavamo una lettera”. Rivela poi che per un certo periodo è stata la moglie ad aiutarlo economicamente: “Lei mi mandava qualche soldo, era parrucchiera e io avevo sempre bisogno di quattrini. A Milano facevo una vita da miserabile. Dormivo nei treni fermi in stazione coprendomi con un cartone. Mi feci pure togliere le tonsille per poter trascorrere qualche giorno in ospedale con pasti caldi gratis“.
Eppure, proprio in momenti così difficili, la donna è stato al suo fianco ripetendogli spesso: “Non mi va di avere accanto un marito triste con un lavoro che non vuole fare”.
Racconta poi dell’emozionante incontro con papa Francesco, al quale raccontò la malattia della moglie, durante il quale gli consegnò una lettera scritta proprio da Lucia. Queste le parole di Banfi che desiderava andarsene insieme alla moglie: “Gli ho raccontato il tuo desiderio, quello di andarcene insieme, nello stesso momento, tenendoci per mano come abbiamo sempre fatto nella nostra vita. Francesco mi ha detto che non ha il potere di farci andare, anche se io e te non potremmo vivere senza l’altro, lui pregherà per noi”.
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