Pubblicato il 16 Luglio 2024
Una notizia giunta come una sorta di fulmine a ciel sereno quella della scomparsa, avvenuta oggi, di Francesco Lutero. Aveva 72 anni ed era ricoverato all’ospedale Goretti dove era stato portato a seguito di un malore.
Molto conosciuto a Sezze per la sua grande passione per i cavalli, passione trasmessa poi al figlio Massimiliano, divenuto campione degli eventi di rievocazione medioevale, era uno degli immancabili protagonisti della Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, che si svolge per le vie del paese il venerdì Santo. Lui nei panni del centurione, ovviamente a cavallo, ha per anni recitato la famosa battuta: “Costui era veramente il figlio di Dio”… Centurione a cavallo non solo a Sezze, ma anche durante l’analoga manifestazione che si svolge a Terracina, città alla quale era molto legato.
Ma per molti, anzi moltissimi anni, Francesco Lutero è stato solo “mister Lutero”. Giocatore di calcio, poi allenatore a livello principalmente giovanile, ha letteralmente tirato su generazioni intere di calciatori, oggi 50enni o poco meno, vestendo i colori rosso e blu della Vis e non solo, visto che in tanti lo ricordano con affetto anche per aver vestito, lui stopper roccioso, la maglia del Terracina. Fu uno dei promotori, insieme a Marco Berti e Nicola Severino, anche loro recentemente scomparsi, Pino Salino, Luigi Bernasconi, Francesco Caiola, Fulvio Ciarlo, Giovanbattista De Angelis, Francesco Ottaviani e Ignazio Romano, della UCF Sezze, la squadra di calcio femminile che arrivò a disputare il campionato di Serie A2 schierando diverse ragazze della zona. Insegnante, prima ancora che allenatore. Lutero era portatore di quella saggezza antica, ereditata a sua volta, che ha trasmesso a tutti i suoi ragazzi e ragazze, gli stessi che oggi, ripensando ad allora, hanno gli occhi lucidi e l’animo in pena.
Un uomo d’altri tempi la cui presenza mancherà a molti.
I funerali saranno celebrati domani, 17 Luglio, presso la concattedrale di Santa Maria di Sezze, alle ore 15.