Pubblicato il 21 Febbraio 2025
Non ce l’ha fatta Cesare Zambon, bambino di 6 anni di Conegliano, in provincia di Treviso, affetto da neurofibromatosi. La sua storia era documentata quotidianamente dalla madre Valentina Mastroianni nel blog “La storia di Cesare”, poi diventata un libro. Il piccolo era diventato un simbolo di speranza e di forza per tutti i bambini affetti da malattie rare, ma purtroppo è sopraggiunta la morte a porre fine alla sua breve vita.
La storia di Cesare Zambon
La malattia aveva reso cieco il piccolo Cesare e aveva provocato la formazione di masse tumorali. Col tempo le sue condizioni si sono aggravate e così i genitori hanno deciso di trasferirsi a Genova per ricoverarlo all’ospedale pediatrico Gaslini e garantirgli le migliori cure possibili. In tutto questo tempo la mamma ha continuato a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle malattie rare, aggiornando il suo blog dove ha raggiunto oltre 300.000 lettori che si sono appassionati alla storia del piccolo Cesare.
Nel suo ultimo straziante post la mamma del piccolo ha mandato un ultimo saluto al figlio, un piccolo guerriero diventato simbolo di forza e di coraggio. “Sei andato via da questa vita a cui tu hai dato tanto, senza chiedere niente” – ha scritto la donna, aggiungendo che non si sarebbe arrabbiata con la vita come aveva promesso. Poi le ultime parole strazianti prima di salutarlo per sempre: “Tu ora vai, finalmente libero! Corri Cece, veloce come la luce, braccia aperte e vai”.
Cos’è la neurofibromatosi
La neurofibromatosi comprende una serie di malattie genetiche rare che favoriscono lo sviluppo di tumori ai nervi, che possono essere maligni o benigni. Tale patologia può determinate lo sviluppo di altre complicazioni, come problemi neurologici, cutanei oppure ossei. Ad oggi non esiste una cura per combattere questa malattia, ma ci sono dei trattamenti che consentono di migliorare la qualità della vita di chi ne è malato.