Pubblicato il 4 Giugno 2024
Una storia scioccante si è consumata a Torino, dove un 46enne è accusato di istigazione a delinquere per violenza sessuale, sostituzione di persona, calunnia e detenzione di materiale pedopornografico. Di fatto l’uomo ha finto di essere la figliastra 18enne, che ha cercato di far stuprare da un uomo in un perverso gioco erotico.
I fatti
I fatti risalgono al 2018, quando la ragazza trovò un inquietante messaggio sul parabrezza della sua auto con queste parole: “Sono pronto a realizzare il tuo sogno”. Sul foglietto era descritto nei minimi particolari qual era il torbido sogno erotico: “Arriverai alle mie spalle, mi tapperai la bocca per impedirmi di urlare, mi spingerai in auto e abuserai di me”.
Questo sarebbe stato il sogno della 18enne, che in realtà era quello del padrigno 46enne che “sognava” di farla stuprare e che aveva riportato tutto addirittura su un sito di incontri.
La denuncia
La ragazza, comprensibilmente preoccupata, temendo che si trattasse di uno stalker si è subito rivolta ai carabinieri che, una volta avviate le indagini, sono riusciti a ricostruire il folle e malato piano dell’uomo. In pratica il 46enne si era spacciato per la figliastra ed era stato proprio lui a scrivere quel messaggio e lasciarlo sulla sua auto. Interrogato in Procura si è giustificato spiegando di essere stato colto da un’incontrollabile pulsione sessuale.
Nella chat erotica aveva addirittura inserito il modello dell’auto e gli orari di uscita della ragazza, dando all’aspirante stupratore tutte le informazioni per mettere in pratica il suo piano perverso. In Procura è stato convocato anche l’uomo che aveva risposto ai messaggi online, ma che non aveva mai dato seguito al piano malato di stuprare la 18enne, e infatti la sua posizione è stata archiviata.
Nel messaggio in cui la ragazza si offriva di essere stuprata, era scritto che era disposta anche ad un rapporto a tre ed era presente il numero ipotetico di un’altra ragazza che avrebbe partecipato al triangolo sessuale. Quel numero in realtà era proprio del 46enne che, così, è stato dunque smascherato dai militari.