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Adescava minorenni su Instagram e si faceva mandare foto e video hot: incastrato il pedofilo seriale

Pubblicato il 7 Giugno 2024

Aveva un “modus operandi” ben collaudato e nella sua trappola sono finite almeno 12 ragazzine minorenni. Solo dopo una lunga indagine è finito in manette un 23enne di origine egiziana, individuato e arrestato a Milano, un vero e proprio pedofilo seriale che ha seminato il terrore nel web, approfittando della minore età delle ragazzine e della loro fragilità emotiva.

Il “modus operandi” del 23enne

L’uomo sceglieva accuratamente le sue vittime su Instagram, tutte rigorosamente minorenni e poco più che bambine. Prima la richiesta di amicizia sul popolare social, poi le chat dove le riempiva di complimenti fino a conquistare la loro fiducia. A quel punto la conversazione passava ad un altro livello e si spostava su Whatsapp, dove il ragazzo chiedeva alle vittime di inviare foto e video sessualmente espliciti.

L’indagine è partita nel 2022 a Palmi, in provincia di Reggio Calabria, quando una ragazzina finita nella sua rete ha avuto il coraggio di raccontare tutto ai genitori che hanno immediatamente sporto denuncia ai carabinieri. L’inchiesta si è dunque spostata a Milano, dove il ragazzo lavorava in un locale al centro come addetto alle pulizie.

I militari sono riusciti a sequestrare il cellulare del ragazzo, che a quell’epoca aveva 21 anni, e hanno scoperto che almeno altre 11 ragazzine erano finite nella sua torbida rete. Una delle ragazzine gli aveva detto: “Ma io ho solo 13 anni”, ma lui aveva continuato nel suo piano diabolico e perverso. Anzi, quando le ragazzine si rifiutavano di inviare altre foto, lui le minacciava dicendo che avrebbe diffuso online i contenuti hot e che li avrebbe condivisi con i loro parenti e i loro amici sui social.

L’arresto

Alla fine del 2022 era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’uomo che, avendo forse intuito il pericolo, risultava irreperibile. Qualche mese fa è stato emesso anche un mandato d’arresto europeo e, all’inizio di giugno, è stato individuato, arrestato e trasferito al carcere di San Vittore.

Come riportato da MilanoToday, il gip ha parlato di “seriale, inquietante e morbosa attività di produzione di materiale pornografico”. Le accuse nei confronti del ragazzo sono di pornografia minorile, violenza sessuale aggravata e atti sessuali con minorenne.