Pubblicato il 30 Marzo 2024
Dietro la morte orribile di un ragazzo di appena 16 anni potrebbe celarsi ancora una volta l’ombra dei social e delle challenge tra adolescenti che si rivelano mortali. La tragedia si è consumata a Roseto degli Abruzzi, dove un 16enne è stato ritrovato ormai in fin di vita dal fratellino con una cintura al collo. Sono stati chiamati i soccorsi, ma purtroppo per l’adolescente non c’era più niente da fare. Resta da capire se il gesto sia stato intenzionale o una mortale sfida social finita male.
Sequestrato il pc del ragazzo
I carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile, aliquota operativa di Giulianova e militari di Roseto degli Abruzzi, coordinati dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo Francesca Zani, hanno sequestrato il computer del ragazzo che sarà vivisezionato e analizzato per individuare elementi utili a dare una spiegazione alla sua terribile morte. Il medico legale, dopo una prima ispezione del corpo, non avrebbe trovato segni di violenza, circostanza che farebbe ipotizzare un gesto volontario.
La pm Franca Zani della Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo presso il Tribunale di Teramo per fare luce su questa agghiacciante vicenda. La salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Teramo, dove probabilmente il magistrato ordinerà l’autopsia per risalire alle cause della morte.
Il timore è che si sia trattata di una sfida social finita male. Sono sempre di più gli adolescenti che partecipano e si incontrano virtualmente sulle videochat, dove si sfidano con gesti sempre più estremi che possono causare tragedie come questa.
Lo choc del sindaco e dei professori
Tutta la comunità di Roseto degli Abruzzi è sotto choc e il sindaco Mario Nugnes ha voluto esprimere la vicinanza a tutta la famiglia del ragazzo, invitando i suoi cittadini a riflettere in rispettoso silenzio. Anche i professori del ragazzo sono sotto choc e faticano a capacitarsi di come uno studente così brillante possa aver compiuto un gesto così insensato.
Come riporta Leggo William Di Marco, insegnante di materie letterarie del ragazzo, lo ha descritto come un ragazzo molto bravo in matematica, rispettoso delle regole e molto coinvolto nelle varie attività scolastiche. Ha detto che anche i genitori erano molto presenti e attivi e lui, così come gli altri professori, non si danno pace e si dicono increduli per il folle gesto compiuto da un ragazzo così bravo, sveglio e brillante.