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Adrano, Anthony Bivona “non si è suicidato”; il mistero della telefonata dopo la morte. Riesumato corpo

Ecco i particolari delle indagini riguardanti il ritrovamento del corpo di Anthony Bivona.

Pubblicato il 29 Dicembre 2021

E’ stata disposta l’autopsia sul corpo di Anthony Bivona, il giovane gommista 24enne che viveva in Germania. La famiglia ha sempre sostenuto che le “Ferite non fossero compatibili con il suicidio tramite impiccagione”.

La salma di Anthony Bivona è stata riesumata nel cimitero di Adrano; erano presenti il padre, la madre e le sorelle del giovane trovato morto a Darmstadt, in Germania, lo scorso 18 luglio.

“Suicidio”, hanno stabilito gli investigatori tedeschi, senza mai, però, convincere i parenti.

Le anomalie sul corpo

I familiari sostengono che all’obitorio hanno notato delle anomalie. Innanzitutto un graffio sulla fronte di Anthony (aveva forse avuto un litigio) e un segno sul collo. Secondo l’avvocato Francesco Messina, legale della famiglia, “non è compatibile con un’impiccagione”.

Il legale ha presentato un esposto alla Procura di Catania, che lo ha girato a Roma. Non convince, nemmeno, la ricostruzione fatta dalla fidanzata Ilayda, ragazza tedesca di origini turche, che ha raccontato di avere tagliato lei stessa la cintura con cui Anthony si è impiccato, mentre agli atti risulterebbe che sono stati i sanitari in ospedale.

Ancora un dubbio. Chi ha trovato per prima il corpo del 24enne? Qui la faccenda vede le opposte dichiarazioni del vicino e della fidanzata. Llayda ha raccontato di essere uscita sul pianerottolo dopo avere sentito il vicino urlare. Il vicino ha detto di aver sentito le grida di Ilayda e di aver tentato una rianimazione.

I familiari di Anthony sostengono che due amici (sarebbero a conoscenza anche dei loro nomi) hanno contattato la fidanzata dopo la morte del ragazzo. Cercavano qualcosa in casa. I familiari si chiedono perché non siano state analizzate le immagini di una telecamera di videosorveglianza all’ingresso della palazzina e come mai l’appartamento non è stato sigillato. I parenti raccontano di averlo trovato tutto sottosopra; secondo i genitori, c’erano i segni di una colluttazione.

Il mistero della telefonata dopo la morte

A rendere le cose ancora più intricate, c’è il giallo del telefono della vittima da cui all’1,45, sei minuti dopo che il cadavere era stato portato via, è partita una telefonata senza risposta a un amico italiano. Ma, della chiamata, non c’è più traccia nella memoria dell’iPhone. Forse ne sapremo di più su questa brutta storia quando saranno resi noti i risultati dell’autopsia eseguita all’ospedale Cannizzaro di Catania ma, ci vorranno settimane.

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