In questi mesi se ne stanno sentendo di tutti i colori sugli aerei e in generale sugli aeroporti. Di recente è diventata virale la vicenda di un passeggero che ha defecato sul pavimento del bagno su un aereo di EasyJet in partenza da Tenerife, cosa che ha provocato lo spostamento del volo.
Un’altra storia, altrettanto nauseabonda, giunge questa volta dagli Stati Uniti, precisamente dal Minnesota, e ancora una volta le feci sono le protagoniste, ma questa volta non umane.
Protagonista di questa incredibile storia è una donna che, tornando da un viaggio in Kenya, è atterrata all’aeroporto di Minnesota. Quando le è stato chiesto se avesse qualcosa da dichiarare, lei candidamente ha ammesso che nel suo bagaglio c’erano delle feci di giraffa, raccolte durante un suo viaggio in Kenya, che le servivano per farci una collana.
I funzionari sono rimasti sconvolti, ma non hanno potuto applicare delle sanzioni alla donna poiché al momento dell’ispezione del bagaglio ha subito dichiarato il suo nauseabondo “souvenir”.
I funzionari hanno spiegato che il problema era principalmente di natura igienica e sanitaria: “Se questa persona fosse entrata negli Stati Uniti e non avesse dichiarato questi articoli, c’è un’alta probabilità che avrebbe potuto contrarre una malattia a causa di questi escrementi, e rischiava di sviluppare seri problemi di salute”.
Le feci sono state distrutte, eliminando ogni rischio che potessero trasportare delle malattie. Tuttavia non sarebbe il primo episodio simile per la donna, che ha dichiarato di aver creato altri “gioielli” di questo tipo, come una collana realizzata con feci di alce.
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