Pubblicato il 26 Febbraio 2021
Lavorare presso l’abitazione di persone sconosciute può esporre a conseguenze inaspettate e suscitare attenzioni moleste. Non si rassegna all’interruzione dell’assistenza da parte dell’operatrice sanitaria e comincia a perseguitarla. Per lui è scattata la misura di prevenzione dell’Ammonimento, emessa dagli uomini della Polizia di Stato della divisione Anticrimine della Questura di Viterbo. La donna, nei primi mesi del 2020 ha prestato assistenza domiciliare, con un collega, presso l’abitazione dell’uomo. Lo stesso, evidentemente affascinato dall’operatrice e non corrisposto, a conclusione dell’assistenza domiciliare metteva in atto una serie di comportamenti vessatori nei confronti della donna, inviandole messaggi, pedinandola e appartandosi nei luoghi abitualmente frequentati dalla vittima.
Considerato il perseverare nel suo intento, l’uomo è stato sottoposto ad Ammonimento dal Questore, a seguito del quale dovrà desistere da qualsiasi comportamento persecutorio nei confronti della donna.
Dall’inizio dell’anno 2021 sono stati ben 12 gli ammonimenti emessi dalla Questura di Viterbo, la maggior parte dei quali riguardano casi di stalking legati a motivazioni sentimentali.
Tra questo genere di misure di prevenzione uno ha interessato un fratello: ha messo in atto comportamenti persecutori nei confronti della sorella che improvvisamente si è trovata letteralmente terrorizzata, mentre un altro ha visto come vittima un uomo, vessato da una donna affezionatasi a lui e non ricambiata.
Nelle fattispecie trattate dalla divisione Anticrimine della Questura di Viterbo le vittime esprimono la sofferenza loro ingenerata dalle reiterate molestie subite. Tutte hanno manifestato grave pregiudizio della propria serenità, perdurante stato di ansia e timore per la propria incolumità e per quella delle persone a loro legate da rapporto affettivo, nonché la costrizione al cambiamento delle proprie abitudini di vita.
L’istituto dell’Ammonimento per atti persecutori è stato introdotto dal Decreto Legislativo n. 11/2009 e prevede all’articolo 612 bis del Codice Penale la nuova fattispecie criminosa degli “atti persecutori”. L’Ammonimento costituisce appunto un preavviso dell’autorità di Pubblica sicurezza delle conseguenze cui va incontro l’autore degli atti persecutori.
Sopportare la violenza, in qualunque forma si manifesti, è inutile
L’obiettivo di questa misura di prevenzione a tutela da comportamenti molesti, assillanti e invasivi della vita altrui e, più in generale, dalla violenza di genere, della quale sono vittime soprattutto, ma non esclusivamente, come abbiamo visto, le donne, è quello di far emergere avvenimenti che solitamente rimangono celati nell’intimità delle mura domestiche per pudore e/o vergogna. Dobbiamo abbattere i muri dell’omertà e del silenzio rivolgendoci agli operatori della Polizia di Stato: sopportare la violenza, in qualunque forma si manifesti, è inutile.