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Affitti falsi per il permesso di soggiorno: 9 le persone coinvolte. L’indagine della Finanza di Latina

L’indagine della Finanza, svolta sotto la direzione del Procuratore Capo di Latina, Dott. Giuseppe De Falco, ha raccolto elementi idonei ad ipotizzare il coinvolgimento di nove persone in diversi reati penali

Pubblicato il 26 Luglio 2023

Un’importante operazione della Guardia di Finanza di Latina ha portato all’individuazione di nove persone coinvolte in reati di falso, sostituzione di persona e favoreggiamento all’immigrazione clandestina. L’indagine ha tratto origine da un’attività di polizia economico-finanziaria svolta nei confronti di un’agenzia immobiliare operante nel capoluogo pontino.

Il modus operandi scoperto ha rivelato l’esistenza di un sistema ben organizzato e altamente redditizio, finalizzato al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il gruppo avrebbe utilizzato contratti di locazione immobiliare falsi per agevolare illegalmente l’ingresso e la permanenza nel territorio dello Stato di cittadini stranieri, prevalentemente di origine indiana e impiegati nel settore agricolo.

L’indagine, svolta sotto la direzione del Procuratore Capo di Latina, Dott. Giuseppe De Falco, ha raccolto elementi idonei ad ipotizzare il coinvolgimento di nove persone in diversi reati penali. Tra gli illeciti contestati ci sono falso e sostituzione di persona (articoli 480 e 494 del codice penale) e favoreggiamento all’immigrazione clandestina (articolo 12 comma 5 del Decreto Legislativo 286/1998).

Gli investigatori si sono concentrati su contratti di locazione stipulati per gli immobili in favore di cittadini extracomunitari, notando diverse anomalie. Sono stati individuati plurimi contratti aventi oggetto lo stesso appartamento e lo stesso arco temporale, stipulati in favore di un elevato numero di stranieri. Inoltre, alcuni contratti sono stati stipulati all’insaputa dei proprietari reali degli immobili, mettendoli a rischio di richieste di pagamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

L’attività investigativa ha permesso di rivelare l’esistenza di un’attività di fatto “di servizi per l’immigrazione”, gestita dai responsabili dell’agenzia immobiliare. Attraverso l’intermediazione di un cittadino pakistano, i coinvolgimenti avrebbero fornito documentazione falsa per ottenere il nullaosta dell’ingresso nel territorio dello Stato, dietro un compenso di circa 1.000 euro per pratica.

Durante le operazioni, sono stati sequestrati anche 80 grammi di hashish e 2 grammi di cocaina, con la conseguente denuncia di una persona per traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.