« Torna indietro

Prima le affitta casa, quindi la violenza davanti alla figlia di due anni; l’orrore vissuto da una donna di 29 anni in provincia di Latina

Pubblicato il 4 Ottobre 2024

Una vicenda di abusi sessuali si è consumata nel capoluogo pontino, dove un uomo di origine bengalese è stato accusato di violenza sessuale. L’uomo, un cinquantenne, secondo l’accusa avrebbe abusato di una giovane donna indiana di 29 anni, che vive in Italia con regolare permesso di soggiorno e lavora come bracciante agricola. L’indagine è al centro delle attenzioni della Procura.

L’Accusa e il Racconto della Vittima

I fatti risalgono al febbraio 2024. L’uomo, che aveva affittato un appartamento alla donna e al suo compagno — anch’egli impegnato come bracciante nell’Agro Pontino — avrebbe sfruttato l’assenza di quest’ultimo per abusare della giovane. Secondo quanto raccontato dalla vittima, il cinquantenne si sarebbe introdotto nell’abitazione e avrebbe costretto la donna a subire un rapporto sessuale completo. La drammatica scena si sarebbe svolta con la figlia di appena due anni della vittima presente nella stanza.

La denuncia è stata formalizzata solo in seguito, quando la 29enne, profondamente scossa, si è confidata con alcuni volontari della Caritas durante un momento di difficoltà. Gli agenti della Polizia hanno quindi avviato le indagini, raccogliendo vari riscontri e accompagnando la donna all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina per effettuare i necessari accertamenti medici.

Le Fasi dell’Inchiesta

L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Giorgia Orlando, ha visto anche la richiesta di un incidente probatorio per ascoltare la testimonianza della vittima. L’udienza, prevista per ieri davanti al giudice delle indagini preliminari Giuseppe Cario, è stata rinviata al prossimo 12 dicembre.

Nel frattempo, il sospettato si trova agli arresti domiciliari. La misura restrittiva era stata richiesta dal pubblico ministero e successivamente accolta dal Tribunale, anche se la difesa ha presentato ricorso contro la decisione, ora pendente dinanzi alla Corte di Cassazione.