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Afragola, ancora senza casa le 5 famiglie sgomberate dopo il crollo. L’appello di Europa Verde: “Inaccettabili i rimpalli di responsabilità”

L’appello delle famiglie: “Non sappiamo dove andare, abbiamo anche dormito in auto”.

Pubblicato il 13 Gennaio 2022

Continua l’odissea per le 5 famiglie di Afragola, che abitavano in un edificio adiacente a quello crollato nel centro antico lo scorso 3 gennaio. Infatti sono ancora senza una casa dato che il condominio in cui abitavano è stato sgomberato.

I componenti delle famiglie lamentano il fatto di essere state lasciate sole al proprio destino, con i responsabili delle diverse istituzioni che ormai giocano allo scaricabarile. Il tutto in una situazione non facile da gestire per via del Covid.

Pur di farsi ascoltare, le persone interessate si sono rivolte direttamente al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, da sempre voce dei soggetti che sono vittime di situazioni drammatiche.
“Siamo 3 famiglie proprietarie di appartamenti ed altre 2 locatarie. Molta gente non sa dove andare, non lavorano e non hanno soldi per procurarsi altre sistemazioni. Nella mia famiglia c’è mio padre malato che le prime sere ha dovuto dormire in auto, assurdo.

Del palazzo crollato ora resta solo un muro che confina con il nostro palazzo e per questo è stato dichiarato inagibile. Ora però il tecnico incaricato del sopralluogo ha contratto il Covid e tutto è fermo e al Comune giocano allo scaricabarile attribuendo le responsabilità alla ditta che si occupa della messa in sicurezza.

Noi nel frattempo siamo senza una casa da 15 giorni. Ci avevano soltanto proposto una casa di cura a Caivano, ma come potevamo accettare con un padre malato e in quest’emergenza di contagi?”.

Nella vicenda è poi intervenuta anche la co-Portavoce Provinciale di Europa Verde, Maria Francesca Imbaldi, con queste parole: “La situazione va risolta al più presto, non accettiamo rimpalli di responsabilità. L’amministrazione di Afragola dia un’accelerata agli interventi”.