La bozza della manovra 2025, firmata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ora al vaglio delle Camere, prevede importanti novità per i “bonus casa”. La proroga del bonus ristrutturazioni al 50% è confermata per il prossimo anno, mentre l’ecobonus subirà un ridimensionamento dal 65 al 50%. Si salva, almeno per ora, l’incentivo per le caldaie, nonostante i timori legati alla direttiva Ue sulle “case green”.
La misura per la sostituzione delle caldaie, inizialmente a rischio, viene confermata nella bozza della legge di bilancio. Gli attuali incentivi restano invariati fino al 2024: il 65% per impianti con sistemi di termoregolazione avanzati, e il 50% per le caldaie di classe A. Dal 2025 però le agevolazioni subiranno una progressiva riduzione: per le prime case resterà al 50% nel 2025, scendendo al 36% nel 2026 e 2027. Per le seconde e terze case, invece, i tagli saranno più drastici, con l’incentivo che scenderà al 36% già dal 2025 e al 30% negli anni successivi. Il governo, tuttavia, sembra deciso a non seguire le direttive Ue che mirano a eliminare gli incentivi per impianti alimentati da combustibili fossili, almeno nel breve termine.
La riduzione dell’ecobonus dal 65 al 50% riguarderà tutti gli interventi di efficientamento energetico, non solo le caldaie. Le agevolazioni per lavori come l’installazione di schermature solari o impianti a biomasse scenderanno al 50% a partire dal 2025. Attualmente questi interventi possono essere incentivati fino all’85% in alcuni casi, come per gli edifici condominiali in zone sismiche, ma dal prossimo anno il tetto sarà uniformato.
La proroga del bonus ristrutturazione è confermata per il 2025, mantenendo la detrazione del 50% e il tetto di spesa detraibile fissato a 96.000 euro, ma solo per la prima casa. Nel biennio successivo, la detrazione scenderà al 36%. Per le seconde case, invece, la riduzione sarà più rapida, passando al 36% nel 2025 e al 30% nel 2026 e 2027.
Riassumendo quindi per la prima casa è prevista una detrazione del 50% nel 2025 e del 36% nel 2026-2027. Per gli altri immobili invece è prevista una detrazione del 36% nel 2025 e del 30% nel 2026-2027.
Questi provvedimenti dovranno ora affrontare l’esame delle Camere e potrebbero subire modifiche prima dell’approvazione definitiva.
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