Pubblicato il 7 Giugno 2022
A Catania il problema della sicurezza nelle vie cittadine e, dulcis in fundo, nei mezzi di trasporto pubblico è sempre di estrema attualità. L’ultimo caso relativo a ciò si è collocato in termini di tempo alla tarda mattinata di domenica 5 giugno e si è trattato nello specifico di un’aggressione perpetrata da un uomo intorno ai 30 anni nei confronti di un’autista della linea Librino Express dell’Amts, la società che gestisce il trasporto pubblico su gomma e la sosta delle auto in città.
Il motivo dell’aggressione, avvenuta quando il mezzo stava percorrendo il viale Bummacaro, stando a quanto riportato dalla stampa locale, è stato l’invito al passeggero da parte del dipendente a indossare la mascherina, norma quest’ultima prevista attualmente dal regolamento del trasporto pubblico. Il signor Giuffrida, questo il cognome dell’autista, è stato condotto al Pronto Soccorso, dove gli è stato riscontrato un trauma cranico e dal quale è stato dimesso con una prognosi di sette giorni, mentre il passeggero è stato identificato.
L’Amts ha già fatto sapere che si costituirà parte civile nel processo a carico dell’aggressore e auspica un cambio di mentalità per un maggiore rispetto delle regole. Il segretario della Uil Trasporti di Catania, Salvo Bonaventura, sentito da noi telefonicamente, ha spiegato come la questione relativa alla sicurezza, con riferimento specifico agli episodi di violenza, sia un qualcosa che riguarda tutta la città e non solo l’ambito del trasporto pubblico, e come tutto ciò debba essere affrontato il prima possibile attraverso un confronto con le istituzioni.
“Da operatore del sociale – ha detto Bonaventura – mi preme sottolineare che questo non è certamente una caso isolato e che il problema riguarda tutta Catania, ripensando in particolar modo agli episodi di violenza avvenuti nel centro storico. A Catania non si può stare! Tempo fa abbiamo fatto una denuncia per alcune aggressioni avvenute all’aeroporto nel periodo della pandemia e abbiamo avuto un tavolo, ma riteniamo opportuno un intervento del Prefetto attraverso la convocazione di un tavolo al quale dovranno partecipare tutti gli attori, come i Carabinieri, la Polizia di Stato, la Polizia Stradale e la Polizia Municipale. Con l’inizio della stagione estiva e il conseguente arrivo dei turisti il problema è amplificato e siamo impreparati a tutto questo. Accolgo con grande piacere l’azione di costituirsi parte civile dell’Amts, ma si deve alzare l’asticella dell’attenzione, e la stessa azienda partecipata deve promuovere il tavolo prefettizio, per il quale noi della Uil Trasporti vogliamo coinvolgere le altre sigle sindacali”.