Denuncia aggressione, ma l’aggressore è lui. In casa droga e armi, nei guai 39enne

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Una vicenda ambigua, partita dalla denuncia di un’aggressione e terminata con il soggetto denunciante che si è rivelato l’autore dell’aggressione, ma non solo. Il soggetto in questione, infatti, è finito nei guai perché è stato trovato in possesso di droga e armi. Non solo aggressioni vere e proprio nel cuore della notte nel capoluogo salentino, quindi, ma anche una storia di una denuncia per aggressione, poi rivelatosi falsa. Ma andiamo con ordine. L’11 dicembre scorso, V.E., pregiudicato 39enne neretino, si è presentato negli uffici del commissariato di Polizia di Nardò per sporgere querela contro M.A., T.M.G. e Z.M., asserendo che, all’interno di un locale, avesse subito un’aggressione fisica da parte dei tre ragazzi. Non solo. Il denunciante dichiarava di aver subito l’aggressione anche per aver difeso un altro ragazzo bolognese, con il quale stava dialogando, che sarebbe stato preso in giro e offeso da parte dei tre. L’uomo ha dichiarato, inoltre, di aver fatto ricorso ad un’arma giocattolo, che “sbadatamente” aveva dimenticato in macchina, per intimorire i ragazzi e quindi indurli a recedere dagli atteggiamenti aggressivi. Subito dopo si sarebbe disfatto della stessa, occultandola sotto una macchina, da dove è stata successivamente recuperata da uno dei ragazzi querelati. I primi accertamenti, svolti dagli investigatori del Commissariato, hanno fatto emergere una versione dei fatti completamente opposta da quella descritta dall’uomo. A conferma delle intuizioni investigative, inoltre, sono giunte le dichiarazioni del titolare del locale e di altri testimoni. Tutti, infatti, hanno indicato nel “querelante” il vero aggressore. Nella sostanza, infatti, era proprio il 39enne l’autore dell’aggressione e delle offese nei confronti del ragazzo bolognese. Secondo le testimonianze, inoltre, l’uomo si trovava in uno stato di alterazione psicofisica, probabilmente dovuta ad abuso di alcool o altre sostanze. 

Denuncia aggressione finta, in casa scoperte droga e armi

Questo ha costretto il titolare ad allontanare l’aggressore dal locale. Decisione che ha ulteriormente agitato il 39enne autore dell’aggressione, che si è allontanato dal locale, ma per farvi ritorno subito dopo, impugnando prima una bottiglia di vetro rotta e poi una pistola. Quest’ultima, si scoprirà successivamente, essere arma giocattolo ad aria compressa, priva del prescritto tappo rosso. Nascosta sotto una vettura, è stata successivamente sottratta da uno dei tre ragazzi ed infine recuperata dai poliziotti in una casa abbandonata. La perquisizione, eseguita presso l’abitazione di V. E., ha portato al ritrovamento e all’acquisizione di altre armi soft air, fedeli riproduzioni di armi vere, ma funzionanti ad aria compressa. Nel dettaglio si trattava di due pistole mitragliatrici di cui una HK MP5, un fucile d’assalto FN Scar dotato di ottica, con caricatore contenente pallini, altra pistola semiautomatica marca CZ, due coltelli Opinel, due taser (storditori elettrici) e altri accessori. Nella stessa circostanza è stata ritrovata e sequestrata anche della sostanza stupefacente. Nel dettaglio, 280 grammi di marijuana essiccata, 780 grammi semi di canapa indiana della varietà Finola, 2,80 grammi di semi di canapa indiana di diverse varietà, quattro piantine in vaso di marijuana in stato vegetativo. All’esito delle attività di indagine, gli investigatori hanno denunciato in stato di libertà V. E. per i reati di detenzione di sostanza stupefacente e minaccia aggravata, perché commessa con armi ed altri oggetti offensivi e Z. M., 32enne, perché in concorso con altre persone si è impossessato di una pistola marca Beretta, “arma di libera vendita”, di proprietà di V.E. e perché, sempre in concorso con altre persone, ha cagionato lesioni allo stesso V.E. con prognosi di sette giorni. Tutto il materiale ritrovato è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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Carmelo Dimitri

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