Pubblicato il 10 Maggio 2021
Sono 34 i casi di trombosi segnalati in Italia dopo la somministrazione di dosi del vaccino AstraZeneca. In 22 casi, secondo le news dell’Aifa, i soggetti coinvolti sono donne di età media di 48 anni. Gli altri 12 casi sono relativi a uomini di età media di circa 52 anni. Come è noto, il farmaco è stato raccomandato per soggetti di età superiore ai 60 anni.
I dati relativi ai casi di trombosi sono inseriti nel quarto Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19 pubblicato dall’Aifa. Il rapporto è relativo alle segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete nazionale di farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 aprile.
Nel dettaglio, in Italia finora sono state inserite nella rete nazionale di farmacovigilanza 29 segnalazioni di trombosi venose intracraniche e 5 casi di trombosi venose in sede atipica, segnalate dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid Vaxzevria di AstraZeneca. La maggior parte di questi eventi (22 casi, 65%) ha interessato le donne con un’età media di circa 48 anni e solo in un terzo dei casi circa gli uomini (12 casi, 35%) con un’età media di circa 52 anni, come detto. Il tempo medio di insorgenza è stato di circa 8 giorni dopo la somministrazione della prima dose. “La valutazione dei casi italiani di trombosi venosa intracranica e atipica in soggetti vaccinati con Vaxzevria – osserva l’Aifa in una nota – è in linea con le conclusioni della procedura dell’Agenzia europea dei medicinali”. E ancora: “L’approfondimento a livello nazionale di queste segnalazioni – ricorda l’Aifa – è condotto con il supporto di un ‘Gruppo di lavoro per la valutazione dei rischi trombotici da vaccini anti-Covid-19’, costituito da alcuni dei massimi esperti nazionali di trombosi ed emostasi”. (fonte: Adnkronos)