Pubblicato il 2 Dicembre 2022
Far emergere, per la prima volta a partire da Giovanni Verga, le coincidenze e le differenze tra i vari modi di declinare il realismo nelle diverse culture. L’interpretazione di uno scrittore di prospettiva europea come Giovanni Verga, infatti, deve tenere conto dell’interazione e del confronto con le istanze espresse anche dagli altri grandi autori del realismo, e non solo in Europa.
Su questo tema saranno incentrati i lavori – in programma da lunedì 5 a mercoledì 7 dicembre, nell’aula magna Santo Mazzarino” del Monastero dei Benedettini – del congresso internazionale “Verga nel realismo europeo ed extraeuropeo” promosso dal Comitato per le celebrazioni del Centenario della morte di Giovanni Verga (1922-2022) e organizzato dal Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Catania e dalla Fondazione Verga.
I lavori – lunedì 5 dicembre, alle 9 – saranno aperti dalla prof.ssa Marina Paino, direttrice del Dipartimento di Scienze umanistiche dell’ateneo catanese, e dei docenti Gabriella Alfieri e Andrea Manganaro, membri del Comitato regionale nazionale per le Celebrazioni del Centenario della morte di Giovanni Verga e coordinatori del convegno.
A seguire gli interventi dei docenti Yves Chevrel dell’Università Paris-Sorbonne e Florence Goyet dell’Università di Grenoble. I lavori proseguiranno martedì 6 e mercoledì 7 dicembre con gli interventi di 25 relatori (tra i quali il prof. Attilio Scuderi dell’ateneo catanese) provenienti da 14 università europee ed extraeuropee e da otto università italiane che tratteranno il realismo verghiano e quello riscontrabile nelle letterature francese, belga, tedesca, austriaca, ungherese, estone, finlandese, russa, portoghese, brasiliana, nordamericana.
Hanno contribuito all’organizzazione scientifica numerosi studiosi delle Università di Parigi Sorbona, Toronto, Auburn, Lille, Milano e del Centre Zola di Parigi. Sempre all’Università di Catania si terrà dal 20 al 22 aprile del 2023 la seconda sessione dei lavori.