Alessandro Besentini e Francesco Villa, meglio noti come Ale e Franz, hanno rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera per festeggiare i loro quasi 30 anni di carriera. Come spiegano la loro collaborazione è nata quasi per caso, ma subito hanno trovato l’alchimica perfetta diventando tra i comici più apprezzati del panorama nazionale.
Ale ricorda come è nato il sodalizio: “Ci siamo conosciuti al Centro Teatro Attivo, a Milano, quando eravamo giovani. Io avevo 21 anni e lui 25 anni”. Franz spiega che si sono trovati subito bene insieme: “Andavamo d’accordo, ridevamo per le stesse battute… ci hanno suggerito di provare a lavorare assieme e ci siamo detti: se va bene va bene, se va male pazienza”.
Ebbene è andata benissimo tra i due che, con la loro comicità semplice, arguta e tagliente, hanno conquistato un’intera generazione. Come spiegano la comicità è cambiata tanto in questi ultimi anni: “Facevamo le prime serate insieme nelle birrerie, dove ci davano un solo microfono anche se eravamo due. Si chiama gavetta, ma ci ha permesso di fare esperienza. Venivamo dall’idea che nella comicità servisse lo studio, adesso si ride su TikTok per uno che si tuffa sul ghiaccio piuttosto che per chi fa una battuta. Va bene, solo abbiamo sperimentato qualcosa di differente”.
I due funzionano alla grande sul palco, ma sono molto legati anche nella vita privata come spiegano: “Abbiamo condiviso tutto come due fratelli, più che due colleghi. Quando passi tanto tempo insieme, anche fuori casa, si arriva ad una completa confidenza”.
Un legame così forte che è stato frainteso da qualcuno, e infatti il duo racconta tra i vari aneddoti della loro carriera che molte persone pensassero che fossero una coppia anche nella vita reale: “Di certo tra noi traspare un certo affetto, ma ci si ferma anche lì eh. Però di gente convinta che stessimo insieme, negli anni, e che ce lo ha detto con una sicurezza invidiabile ce n’è stata parecchia”.
Tuttavia, con la consueta ironia, spiegano che il loro in un certo senso è un matrimonio e funziona per un motivo preciso: “Il nostro matrimonio è riuscito perché non è stato consumato. Forse il segreto per far funzionare i matrimoni è proprio non consumarli”.
Per Ale e Franz il trampolino di lancio è stato Zelig: “Era un luogo – spiegano – dove se funzionavi bene, se avevi anche un po’ di costanza, allora potevi crescere davvero tanto. Era un palco che ti restituiva moltissimo, non solo a noi, ma a tutti i comici che sono passati di lì: era uno scambio di opportunità”.
Poi è arrivata la consacrazione con “Buona la prima”, un programma tutto loro dove i protagonisti dovevano improvvisare delle gag improbabili senza un vero copione scritto.
Quello che manca ad Ale e Franz è un film insieme, un sogno che cullano da tempo: “Non siamo ancora riusciti a progettare un film nostro. Sono anni che abbiamo in mente qualcosa e anche se forse oggi sarebbe un po’ imprudente, perché non abbiamo un grosso posizionamento al cinema, comunque non è una cosa che abbiamo abbandonato”.
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