Aleandro Baldi, cantante 65enne, in un’intervista a La Verità ha ripercorso la sua carriera artistica, puntando il dito contro l’industria discografica che, a suo modo di vedere, l’ha ostacolato preferendo scommettere su Andrea Bocelli. Entrambi i cantanti sono accomunati dal fatto di essere non vedenti, non certo un dettaglio secondo Baldi, il quale ha dichiarato che l’Italia ha bisogna sempre di un solo leader. E durante gli anni ’90, quando esplosero entrambi i cantanti, l’industria discografica scelse Bocelli come leader dei cantanti non vedenti.
Aleandro Baldi oggi vive nel suo paese natale, Greve in Chianti, dove insegna musica e si occupa di musicoterapia. Tuttavia si guarda alle spalle con un certo rimpianto, poiché a suo modo di vedere la sua carriera sarebbe potuta andare molto meglio.
Il fenomeno Aleandro Baldi esplose nel 1992, quando vinse insieme a Francesca Alotta il Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte col brano “Non amarmi”, scritto proprio da lui insieme a Marco Falagiani e Giancarlo Bigazzi. La canzone ottenne un tale successo che fu addirittura realizzata la versione in spagnolo a firma di Jennifer Lopez, che ieri ha festeggiato i suoi 55 anni in stile Bridgerton, e di Marc Anthony.
Un altro successo consacrò definitivamente Aleandro Baldi come una star della musica italiana nel 1994, quando il cantante si impose nella categoria Big con il brano “Passerà”. In quello stesso anno sbocciò Andrea Bocelli, che vinse la categoria Nuove Proposte con la canzone “Il mare calmo della sera”.
L’anno successivo Bocelli si presentò con “Con te partirò”, brano che arrivò quarto al Festival ma che si impose come un successo a livello mondiale. Proprio da quel momento iniziò l’ascesa di Bocelli, alla quale fece invece da contraltare il declino della carriera di Baldi.
Aleandro Baldi durante l’intervista si è lamentato del fatto di avere avuto una casa discografica piuttosto ostile nei suoi confronti, che non ha mai voluto mandarlo all’estero. Cosa che invece non è successa a Bocelli, che ha potuto contare su discografici del calibro di Caterina Caselli e Tony Renis che hanno creduto in lui e lo hanno mandato all’estero, contribuendo a farlo diventare uno dei più grandi e conosciuti cantanti a livello mondiale.
Il fatto di aver avuto discografici migliori dei suoi è stato il motivo principale, secondo Baldi, del grande successo di Bocelli, che di fatto ha oscurato la sua carriera. “Avendo lui successo all’estero, in Italia si arrogarono di dire che il cantante non vedente per eccellenza è lui” – ha concluso amaramente il cantante toscano.
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