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Alec Baldwin, arriva la sentenza per l’omicidio colposo. La moglie scoppia in lacrime

Pubblicato il 13 Luglio 2024

Era l’ottobre del 2021, quando Alec Baldwin uccise una donna sul set durante le riprese del film “Rust” esplodendo un colpo di pistola che sarebbe dovuta essere scarica. L’attore è dovuto andare a processo, dove però c’è stato un clamoroso colpo di scena: come riferito dal New York la giudice del New Mexico, Mary Marlowe Sommer, ha deciso di archiviare il caso poiché la polizia avrebbe nascosto alcune prove fondamentali.

Alec Baldwin prosciolto dall’accusa di omicidio colposo

In seguito alle indagini la posizione di Alec Baldwin si sarebbe aggravata, poiché avrebbe mentito e avuto un atteggiamento ostile verso la troupe mettendola sotto pressione e in condizioni di sbagliare, secondo le indiscrezioni filtrate. La difesa dell’attore ha sempre sostenuto che non fosse suo compito controllare se la pistola fosse caricata realmente con munizioni vere, attribuendo la colpa a chi doveva invece occuparsene.

Giovedì scorso il legale Alex Spiro ha dimostrato che alcuni proiettili, potenzialmente collegati alla sparatoria sul set, erano stati consegnati alla polizia senza informare la difesa, che di fatto non ha potuto esaminarli. La procuratrice Kari Morrissey ha dichiarato che non era a conoscenza di questi proiettili e che non sarebbero quelli che hanno ucciso la donna sul set. In ogni caso la giudice ha accolto la tesi della difesa e quindi ha archiviato il caso, prosciogliendo di fatto Alec Baldwin dalle accuse di omicidio colposo. Dopo la sentenza l’attore e la moglie si sono abbracciati scoppiando in un pianto liberatorio.

La tragica sparatoria

I fatti si svolsero nell’ottobre del 2021 quando Alec Baldwin, produttore e protagonista del film “Rust”, stava girando una scena in cui puntava la pistola verso la macchina da presa, retta dalla cameraman 42enne Halyna Hutchins. Dalla sua pistola partì un colpo vero che colpì mortalmente la donna, un incidente che ricorda tragicamente quello verificatosi durante le riprese del film “Il corvo”, che costò la vita a Brandon Lee, figlio di Bruce Lee.

Per il gravissimo incidente è stata già condannata a 18 mesi di carcere per omicidio colposo Hannah Gutierrez, responsabile delle armi sul set e incaricata di caricare la pistola per la scena.