Il giovane clochard polacco, che aveva fatto subito perdere le proprie tracce, era stato bloccato il 3 gennaio scorso su un treno per Brescia da una coppia di carabinieri fuori servizio che lo aveva riconosciuto. Dopo la convalida del fermo a Milano era stato trasferito in carcere a Regina Coeli.
Il gip di Milano che aveva convalidato il fermo aveva sottolineato “la violenza e l’inquietante spregiudicatezza, non solo nella scelta della vittima, una giovane donna sola, ma anche nella commissione del fatto in luogo pubblico e certamente presidiato”, oltre che “dalle criminogene condizioni di vita del giovane che ha persino ammesso “di commettere talora furti per procurarsi da mangiare” ad esempio lo scorso 27 dicembre quando è stato identificato dopo un tentativo di furto in un bar di Roma.
Il polacco durante l’interrogatorio però ha negato ogni addebito dicendo di non essere lui l’aggressore ripreso dalle telecamere.
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