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Alfredino Rampi

Alfredino Rampi: che cosa fanno i genitori oggi

Oggi avrebbe avuto 73 anni. Quando si pensa a lui, ad Alfredino Rampi, è come se riaffiorassero i ricordi legati a uno di famiglia, a qualcuno che si è stato strappato via troppo presto e per il quale ancora si prova un dolore sordo, costante. Perché Alfredino è diventato il figlio o il fratellino di tutti gli italiani dopo quel maledetto 11 giugno del 1981.

Pubblicato il 11 Giugno 2024

Oggi avrebbe avuto 73 anni. Quando si pensa a lui, ad Alfredino Rampi, è come se riaffiorassero i ricordi legati a uno di famiglia, a qualcuno che si è stato strappato via troppo presto e per il quale ancora si prova un dolore sordo, costante. Perché Alfredino è diventato il figlio o il fratellino di tutti gli italiani dopo quel maledetto 11 giugno del 1981.

Era in vacanza coi genitori Franca e Ferdinando nella seconda casa della famiglia a Vermicino, una frazione di Roma. Con loro il fratello più piccolo Riccardo.

Alfredino aveva 6 anni. Mentre stava giocando, cadde all’interno di un pozzo artesiano.

Fu l’inizio del primo, vero dramma collettivo. Perché la diretta televisiva della Rai per 18 ore incollò milioni di italiani che per la prima volta nella storia della tv del nostro Paese si trovavano all’interno di un fatto di cronaca in tempo reale, mentre stava accadendo.

Un caso sconvolgente, impresso nella memoria anche per il volto paterno, afflitto di Sandro Pertini, il presidente della Repubblica che andò sul posto, che assistette al tentativo di salvare il bambino.

I GENITORI DI ALFREDINO RAMPI IERI E OGGI

Di stare accanto ai genitori. Quelli che ebbero un immenso abbraccio collettivo. Tutti si immedesimavano nella loro angoscia, sperando, pregando. Mentre ogni tentativo si rivelava vano, mentre Alfredino moriva, coperto dai detriti, il piccolo torace compresso, la voragini che impietosamente lo intrappolò, senza dargli scampo. Era l’epoca in cui si era anche impreparati a simili disgrazie e che per questo diede il là alla creazione del Dipartimento della Protezione Civile. Il lascito di Alfredino per tutti gli italiani che da allora in poi potranno contare in personale specializzato e coordinato per i soccorsi.

Quel lascito sottolineato dalla madre, l’unica ad apparire nelle sporadiche interviste in futuro per ricordare quel che ha insegnato il loro lutto.

La rivoluzione anche mediatica che la tragedia innescò, però, non li travolse. Hanno sempre mantenuto un basso profilo, i genitori di Alfredino. Distanti dai riflettori, chiusi nel loro destino. Di loro si sa soltanto quel che sono stati costretti ad accettare. E null’altro.