Pubblicato il 8 Agosto 2021
In Grecia sono andati in fumo, negli ultimi dieci giorni, 56mila ettari di terreno: lo afferma l’Effis (European forest fire information system). Vicino ad Atene, nel 2018, 100 persone hanno perso la vita tra le fiamme, mentre l’estensione era di circa 15.500 ettari. L’attuale rogo è esteso oltre tre volte e mezzo rispetto al precedente.
Incendi nell’Attica: “una catastrofe biblica”
Afferma la Associated Press: “Sabato tre grandi incendi si sono verificati in tutta la Grecia, uno dei quali ha minacciato intere città e ha tagliato una linea attraverso Evia, la seconda isola più grande del paese, isolandone la parte settentrionale. Altri hanno inghiottito montagne boscose e hanno costeggiato siti antichi, lasciando dietro di sé una scia di distruzione che un funzionario ha descritto come ‘una catastrofe biblica’. Una flottiglia di 10 navi – due pattuglie della Guardia Costiera, due traghetti, due navi passeggeri e quattro pescherecci – ha aspettato nella località balneare di Pefki, vicino alla punta settentrionale di Evia, pronta a evacuare più residenti e turisti se necessario, ha dichiarato all’Associated press una portavoce della Guardia Costiera, alle consuete condizioni di anonimato. I vigili del fuoco hanno combattuto tutta la notte per salvare Istiaia, una città di 7.000 abitanti nel nord dell’Evia, oltre a diversi villaggi, utilizzando i bulldozer per aprire percorsi liberi nella fitta foresta. L’incendio di Evia ha costretto alla precipitosa evacuazione di venerdì sera di circa 1.400 persone da un villaggio sul mare e dalle spiagge dell’isola da parte di un variopinto assortimento di barche, dopo che le fiamme in avvicinamento hanno interrotto altre vie di fuga“. E ancora: “Gli altri incendi pericolosi sono stati uno nella penisola greca meridionale del Peloponneso, vicino all’antica Olimpia e uno a Focide, nella regione della Grecia centrale, a nord di Atene. Il fuoco nell’antica Olimpia si è spostato a est, lontano dall’antico sito, minacciando i villaggi con un’improvvisa esplosione sabato pomeriggio. A nord di Atene, l’incendio sul Monte Parnitha, un parco nazionale con foreste consistenti, stava ancora bruciando con riacutizzazioni occasionali, ma un portavoce dei Vigili del Fuoco ha detto all’AP che gli sforzi di contenimento stavano ‘andando bene’. Il viceministro della protezione civile Nikos Hardalias ha detto ai giornalisti sabato sera che i Vigili del Fuoco speravano di contenere l’incendio domenica. Il fumo di quel fuoco si stava ancora diffondendo nel bacino di Atene. In precedenza, l’incendio aveva inviato fumo soffocante in tutta la capitale greca, dove le autorità hanno istituito un numero verde per i residenti con problemi respiratori”.
Mitsotakis: “profonda tristezza”
“Un vigile del fuoco volontario è morto venerdì (come è noto, ndr) e almeno 20 persone sono state curate negli ospedali nell’ultima settimana, durante l’ondata di caldo più intensa della Grecia negli ultimi tre decenni. Le temperature sono aumentate fino a 45 gradi Celsius (113 gradi Fahrenheit). Sabato il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ha visitato il quartier generale dei vigili del fuoco ad Atene e ha espresso la sua ‘profonda tristezza’ per la morte del vigile del fuoco. In seguito ha visitato l’aeroporto, a ovest di Atene, da cui decollano gli aerei dei Vigili del Fuoco e ha ringraziato i piloti, greci e francesi, che sono arrivati per sostenere l’azione antincendio. Garantire aiuti a tutte le persone colpite dagli incendi sarà ‘la mia prima priorità politica’, ha affermato, promettendo che in tutte le aree bruciate si procederà al rimboschimento. ‘Quando questa estate da incubo sarà trascorsa, rivolgeremo tutta la nostra attenzione alla riparazione del danno, da attuare il più velocemente possibile e al ripristino del nostro ambiente naturale”, ha affermato Mitsotakis.