Pubblicato il 16 Maggio 2024
Si può perdere anche quando si vince? La risposta è sì, soprattutto guardando i comportamenti di Allegri al termine della finale di Coppa Italia Juventus-Atalanta, vinta proprio dei bianconeri. A fine match il tecnico 56enne livornese ha battibeccato con Giuntoli in modo palese durante i festeggiamenti, ma questo non è stato l’unico gesto plateale, né tanto meno quello più grave di cui è stato protagonista.
Al suo attivo ci sarebbero aggressioni, minacce e danneggiamenti di strumenti dei fotografi, gesti che hanno procurato un evidente danno d’immagine alla Juventus che starebbe pensando ad un gesto clamoroso: esonerare il tecnico a due giornate dalla fine del campionato, o procedere al licenziamento per giusta causa.
Le follie di Allegri
Sono davvero tanti i comportamenti sopra le righe, per usare un eufemismo, di cui è stato protagonista Allegri, a partire dall’espulsione a fine partita dopo la quale si è reso protagonista di uno “spogliarello” togliendosi via a forza la giacca e la cravatta, fino quasi a strappare la camicia. Durante lo show avrebbe urlato “dov’è Rocchi, dov’è Rocchi”, attuale designatore arbitrale della serie A.
Poi avrebbe aggredito e minacciato il direttore di Tuttosport Guido Vaciago, al quale secondo Fanpage avrebbe urlato: “Ti vengo a prendere, so dove aspettarti, ti strappo le orecchie e ti picchio sul muso”. Poi si sarebbe scagliato contro una rappresentante della Federcalcio e avrebbe distrutto il materiale di fotografi e giornalisti che stavano semplicemente svolgendo il loro lavoro. Insomma Allegri ha davvero superato il limite e la Juventus sta pensando di ricorrere a provvedimenti drastici.
Cosa farà ora la Juve?
Sicuramente il mestiere dell’allenatore non è facile: deve gestire un gruppo di 25-30 calciatori, raggiungere gli obiettivi prefissati dalla dirigenza e fronteggiarsi con l’umore instabile dei tifosi. Tra l’altro quest’anno, ancor più che negli anni precedenti, ha spopolato sui social ‘hashtag #allegriout, comparso addirittura sugli schermi di Times Squadre, che sicuramente ha aumentato le pressioni e lo stress per Allegri.
Tutto ciò naturalmente non giustifica le reazioni folli e furiose di Allegri e la Juve sta pensando di ricorrere a soluzioni estreme. Il club bianconero con ogni probabilità avrebbe dato comunque a fine stagione il benservito al tecnico, che ha un altro anno di contratto da 7 milioni netti, ma dopo gli ultimi episodi, compreso lo sgarbo a Giuntoli, potrebbe accelerare le “pratiche”.
In caso di esonero anticipato la Juve dovrebbe comunque pagare l’anno di contratto residuo al tecnico toscano. Ben diversa è la situazione in caso di licenziamento per giusta causa, che solleverebbe la Juve da qualsiasi obbligo e che quindi non sarebbe costretta a pagare i 7 milioni dell’ultimo anno di contratto. In ogni caso una storia d’amore che si conclude amaramente, comunque vada, con il tecnico livornese capace di portare nei suoi due “interregni” 12 trofei: 5 scudetti, 5 coppe Italia e 2 Supercoppe.