Dopo le contestazioni alla cantante israeliana Eden Golan e il divieto di esporre bandiere palestinesi, infuriano altre polemiche sull’Eurovision di questa edizione. Nell’occhio del ciclone ci è finito Joost Klein, cantante rappresentante dell’Olanda, squalificato a poche ore dalla finale.
La notizia era nell’aria ed è stata confermata in un comunicato dagli organizzatori dell’Eurovision che recita così: “L’artista olandese Joost Klein non parteciperà alla Finale di quest’anno dell’Eurovision Song Contest”. Il cantante, che era tra i superfavoriti con la sua “Europapa” che ha scalato numerose posizioni tra le canzoni più ascoltate su Spotify, non si è presentato alle prove venerdì scorso alimentando le voci di una sua possibile squalifica.
Lo stop a Klein è arrivato dopo le indagini avviate dalla polizia svedese per una denuncia presentata da una donna della troupe in seguito ad un incidente che si è verificato durante l’esibizione del cantante nella semifinale di giovedì sera. Poiché il processo legale è in corso gli organizzatori hanno ritenuto opportuno squalificare il cantante per evitare di falsare la fase finale della competizione canora internazionale.
Gli organizzatori ci hanno tenuto a precisare, smentendo alcune indiscrezioni che avevano iniziato a circolare, che nessun altro dei concorrenti o membri delle delegazioni sono stati coinvolti in questo incidente. Hanno poi precisato che la loro politica è di tolleranza zero verso comportamenti inappropriati, anche degli stessi artisti, con l’obiettivo di creare un sereno clima di competizione e un ambiente di lavoro sicuro per il personale.
“Il comportamento di Joost Klein nei confronti di un membro del team è stato considerato una violazione delle regole del concorso” – hanno osservato gli organizzatori, senza però specificare di che tipo di incidente si tratti. La nota si è conclusa comunicando che la finale del 68° Eurovision Song Contest andrà avanti con 25 canzoni partecipanti.
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