All’Oktoberfest si divertono tutti, tranne le cameriere: “La nostra vita tra turni massacranti, boccali pesantissimi e clienti molesti”

Per gli amanti della birra si avvicina l’evento più atteso dell’anno: l’Oktoberfest, in programma tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Si tratta di una delle feste più famose della cultura bavarese, dove si possono degustare tantissime varietà di birre sul prato di Theresienwiese, lo spazio pubblico di Monaco dove si tiene il festival.

In un clima goliardico i clienti, provenienti da ogni parte del mondo, gustano le birre e i cibi tipici del posto con la musica popolare bavarese a fare da sfondo musicale.

Si divertono proprio tutti all’Oktoberfest, tranne le cameriere, che devono affrontare due settimane di lavoro davvero massacranti.

La vitaccia delle cameriere all’Oktoberfest

Le cameriere tedesche, vestite con i classici abiti della tradizione bavarese, portano contemporaneamente fino a 8-10 boccali di birra, i cosiddetti krug, contenenti ciascuno un litro di birra e che pesano circa un chilo.

Le cameriere devono quindi portare ininterrottamente almeno 20 chili con sole due mani per un lasso di tempo che va dalle 12 alle 14 ore al giorno. Hanno sviluppato una tecnica particolare per portare le birre senza farle cadere e servirle al tavolo dei clienti, ma serve un’enorme forza fisica e mentale per fare questo lavoro.

Il racconto di una cameriera: “Ci alleniamo per settimane, ma è durissima”

La 25enne Angela Hopper, che fa la cameriera all’Oktoberfest, in rappresentanza di tutte le cameriere ha rilasciato un’intervista al The Local dove ha spiegato che, prima del festival, segue un allenamento fisico di diverse settimane dove rafforza il tronco, la schiena, i bicipiti e i tricipiti.

Pur essendo alta solo 1,67 cm e pesando 54 chili, riesce a trasportare fino a 8 boccali di birra alla volta andando avanti e indietro tra i vari stand senza fermarsi mai. Si stima che le cameriere dell’Oktoberfest facciano circa 20-25.000 passi al giorno, la media di 15 km.

La Hopper ha spiegato che, ogni anno, al termine dei turni ha dolori lancinanti ai piedi e prima del festival fa scorta di bende, cerotti e antidolorifici, senza i quali non potrebbe lavorare. Ha spiegato che i turni sono massacranti e non c’è un attimo di pausa: “Non puoi sentirti stanca o provare dolore”.

I clienti molesti

A rendere il lavoro ancora più complicato ci sono i clienti che, annebbiati dall’alcol, tendono ad essere molesti nei confronti delle cameriere. Il tipico abito bavarese infatti tende a mettere in mostra il seno delle donne, cosa che attira sguardi libidinosi, apprezzamenti volgari e anche molestie.

In alcuni casi i clienti invece si rifiutano di pagare o di dare la mancia, cosa che rende particolarmente complicata la loro gestione. La Hopper ha raccontato che una volta un cliente le vomitò addosso ma, dopo essersi cambiata, riprese a lavorare poiché non poteva fermarsi.

C’è un personale di sicurezza che monitora la situazione e, in casi estremi, invita i clienti molesti ad allontanarsi, ma in un clima così caotico può risultare comunque complicato lavorare serenamente tra sguardi molesti e complimenti fin troppo pesanti.

Un lavoro comunque appetibile

Alcune cameriere, che lavorano insieme da anni, organizzano attività di gruppo per rinsaldare lo spirito di squadra e aumentare l’affiatamento per gestire ritmi frenetici, fatica e stress.

Nonostante tutto questo lavoro risulta molto appetibile e sono tantissime le richieste di donne e ragazze che vogliono lavorare all’Oktoberfest. Il motivo? Si guadagna circa il 10% sulla vendita della birra, le mance sono interessanti e la retribuzione è buona considerando che si lavora solo 2 settimane all’anno.