Alluvione Emilia-Romagna, la scioccante morte al telefono con la vicina: “Ho freddo”

Si aggiorna purtroppo il bollettino dei morti in Emilia-Romagna, che da 9 sale a 13, dopo il terribile nubifragio che ha provocato morte e distruzione e che ha messo in ginocchio tantissime attività commerciali, industriali e agricole.

Ogni morte racconta una storia tragica e tra queste c’è quella di Giovanni Pavani, 75 anni di Castel Bolognese, che non ha voluto abbandonare la sua casa anche a costo di morire e infatti purtroppo così è stato.

Alluvione Emilia-Romagna, l’ultima drammatica telefonata con la vicina: “Vedo i mobili galleggiare”

Tra le tante vittime ci sono due persone, marito e moglie, probabilmente tornati a casa per recuperare un elettrodomestico e il 75enne che non ne ha voluto sapere di lasciare la casa. Negli ultimi momenti della sua vita era al telefono con la vicina, Marina Giacometti, che come lui abita al piano terra di via Marzari di Castel Bolognese ma che si era rifugiata a casa della figlia al primo piano.

“A questa casa ci sono affezionato Marina – ha replicato l’uomo alla donna che lo invitava ad andarsene – ho messo i sacchi di sabbia alle finestre, vedrai che basteranno. Non mi muovo di qui”. Purtroppo le previsioni dell’anziano si sono rivelate sbagliate, poiché i sacchi non sono riusciti a contenere la potenza della natura che ha trascinato via tutto, purtroppo anche il povero Giovanni che ha trovato la morte.

La telefonata, tra la notte di martedì e mercoledì scorso, sarebbe durata 47 minuti come riportato dal Corriera della Sera, poi il silenzio. “Ho freddo, tanto freddo – ripeteva Giovanni – l’acqua è entrata e sta salendo, vedo i mobili che girano per casa”.

La donna gli ha detto di mettersi in piedi sul tavolo, poi ha chiamato i soccorsi, e tutto il resto è stato un assordante silenzio. Il corpo dell’uomo, pensionato ed ex operaio di una ditta imolese di mobili per ufficio, è stato rinvenuto sotto due metri di acqua.