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Valencia

Alluvione Valencia, si temono centinaia di morti nei parcheggi sotterranei: “È un cimitero”

Pubblicato il 4 Novembre 2024

Si fa davvero fatica a tenere aggiornato il bilancio delle vittime dell’alluvione di Valencia, salito a 217 morti e oltre 1.000 dispersi. L’attenzione adesso è tutta concentrata nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale Bonaire ad Aldaia, sommerso da acqua, fango e detriti. Si pensa che lì siano rimaste intrappolate centinaia di persone e i soccorritori temono che lì sotto ci sia un cimitero. Si continua a lavorare per svuotare il parcheggio dall’acqua per trovare eventuali persone.

La situazione nel centro commerciale

Come riferito da El Pais nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale, sommerso ancora da un metro e mezzo d’acqua, ci sarebbe un numero imprecisato di auto. Victor Angel Torres, ministro della Politica territoriale e della Memoria democratica, ha spiegato che al momento non è possibile fare previsioni poiché non ci sono notizie certe e ha comunicato che sono impegnati 50 soldati alla ricerca di eventuali superstiti.

Per il momento sono stati effettuati dei sopralluoghi su 10 auto, che fortunatamente sono risultate vuote. Tuttavia si teme che il bilancio delle vittime possa salire ancora, anche se il ministro dei Trasporti Oscar Puente ha detto che non è possibile prevedere cosa si possa trovare in quegli spazi, e quindi ha invitato a non fare previsioni o speculazioni su quanto accaduto.

La situazione negli altri parcheggi commerciali

Il centro commerciale di Bonaire è uno dei più grandi di Valencia, perciò le ricerche si stanno concentrando soprattutto lì, ma si vigila anche nei parcheggi sotterranei di altre aree della città dove potrebbero essere rimaste sepolte diverse persone. Ad Alfafar 5 autopompe e due rimorchi domenica 3 novembre hanno ridotto il livello dell’acqua di un metro e mezzo in un parcheggio a due piani con ben 1.600 posti auto, e nel pomeriggio sono subentrate altre 7 motopompe.

Situazione molto complessa anche in un parcheggio allagato a Sedavì, dove sono intervenuti i vigili del fuoco per estrarre acqua. Josè Maria Gonzalez, responsabile della squadra di soccorso dei Vigili del Fuoco della Comunità di Madrid, ha spiegato che alcuni testimoni avrebbero visto persone entrare nel parcheggio, senza però uscire. Al momento però non ci sono conferme, ma le ricerche comunque proseguono.

Situazione meteo preoccupante

Le previsioni meteo avevano preannunciato altre possibili precipitazioni, infatti nella zona c’è la massima allerta. Purtroppo anche oggi 4 novembre è previsto ancora mal tempo ed è stata dichiarata un’allerta arancione in Catalogna e nella Comunità Valenciana, e una gialla in Estremadura e Aragona.

Fango e insulti contro il re Felipe

Intanto imperversano le polemiche furiose contro il presidente della Comunità Valenciana Carlos Mazon, che avrebbe minimizzato sull’allerta meteo facendo scattare l’allarme in ritardo e che, secondo El Pais, si sarebbe defilato dal coordinamento dei soccorsi. Il re di Spagna Filippo con la consorte Letizia, il primo ministro Sanchez e lo stesso Mazon ha fatto visita ai luoghi della tragedia, ma non è stato accolto affatto bene.

La popolazione di Paiporta, sconvolta e scioccata per quanto accaduto, ha lanciato fango contro la comitiva al grido di “assassini”. Un altro gruppo di cittadini ha invece aggredito l’auto di Sanchez con pale e calci, rompendo i vetri posteriori. Il re Filippo si è mostrato indulgente, spiegando che è comprensibile la rabbia di chi è stato colpito in modo così violento dalle inondazioni, mentre Sanchez, pur comprendendo il dolore delle persone, ha condannato le violenze.