Pubblicato il 10 Aprile 2024
Dopo 17 anni dall’efferato delitto di Meredith Kercher, che ha lasciato ancora molti coni d’ombra sui quali non è mai stata fatta piena luce, si torna a parlare di Meredith Kercher, per il quale il sostituto procuratore generale nel processo che si celebra alla Corte d’assise d’appello di Firenze ha chiesto la conferma dei 3 anni di reclusione per calunnie verso Patrick Lumumba. Meredith Kercher aveva chiesto che venisse annullata la condanna per calunnie, ma non era presente in aula ed è rimasta negli Stati Uniti.
Il processo
La Cassazione, dopo l’accertamento della violazione del diritto di difesa accertato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, ha annullato la sentenze e disposto un nuovo processo. In ogni caso la Knox ha già scontato i 3 anni richiesti, dal momento che ha passato in carcere 4 anni prima di essere assolta dall’omicidio Kercher.
Carlo Pacelli, legale di Patrick Lumumba, ha chiesto la conferma della responsabilità penale di Amanda Knox che, secondo lui, sentendosi sotto pressione avrebbe fatto il nome del suo assistito solo per sviare le indagini e dare alla polizia il nome di un capro espiatorio, che in realtà era innocente e del tutto estraneo ai fatti. Alla Knox sono poi state mosse accuse di aver intrecciato una strana amicizia con Giuliano Mignini, uno dei pm che ha seguito il caso.
Pacelli ha detto che Lumumba, padre di famiglia con due figli, per quella falsa accusa ha perso il lavoro ed è stato additato come un mostro, senza essere risarcito né tanto meno ricevere almeno delle scuse dalla Knox. Il processo è stato rinviato al 5 giugno per le eventuali repliche del procuratore generale e delle altre parti.
Luca Luparia Donati e Carlo Dalla Vedova, difensori di Amanda Knox, puntano invece all’assoluzione per il reato di calunnia, dopo che è stata assolta dalle accuse di omicidio.