Pubblicato il 15 Giugno 2020
Anche Catania rientra nella Zona economica speciale della Sicilia orientale, istituita oggi con il decreto firmato dal ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, insieme a quella della Sicilia occidentale.
«L’approvazione del governo nazionale delle due Zes siciliane – ha commentato il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, rappresenta un segnale molto importante per lo sviluppo e l’occupazione nell’isola. In queste vaste aree che contengono un porto, un retro-porto e una zona industriale sviluppata, si potrà finalmente puntare all’incremento delle aziende esistenti e a creare le condizioni ottimali per quelle future. Si potrà finalmente avere una spinta decisiva in termini di semplificazioni burocratiche e consistenti agevolazioni che abbiamo sempre auspicato a favore delle imprese che a Catania hanno storicamente avuto una forza trainante, anche per il ruolo baricentrico dell’area metropolitana di Catania per il sud Est dell’isola».
«Un fatto di straordinaria importanza – aggiunge il sindaco – un risultato che insieme al governo regionale abbiamo inseguito fin dal primo giorno del nostro insediamento, perché eccellente fattore di sviluppo e crescita per il tessuto imprenditoriale siciliano e catanese in particolare».
Per la Zes Sicilia orientale sono state inserite le aree di Acireale, Augusta, Avola, Belpasso, Caltagirone, Carlentini, Catania (con il porto e il retro-porto), l’aeroporto di Comiso, Enna Dittaino, Floridia, Francofonte, Gela (compresa l’area di riconversione), Melilli, Messina (con il porto cittadino e quello di Larderia), Milazzo (con porto, retroporto e agglomerato industriale), Militello Val di Catania, Mineo, Niscemi, Pachino, Palazzolo Acreide, Paternò, il porto e il retroporto di Pozzallo, Priolo Gargallo, Ragusa, Rosolini, Scordia, Siracusa con la zona industriale, quella di Santa Teresa e della strada statale 124, Solarino, Tremestieri, Troina, Villafranca Tirrena, Vittoria e Vizzini.