Pubblicato il 7 Giugno 2022
Dopo quelle che vi abbiamo raccontato nelle settimane scorse ancora disordini e violenza all’interno del carcere di Lecce. E, purtroppo, si tratta ancora di un’aggressione che è stata subita da alcuni agenti della Polizia Penitenziaria in servizio presso la prigione leccese. A denunciarlo, ci ha pensato il segretario regionale dell’Osapp, Ruggero Damato. Il rappresentante del sindacato che si occupa degli agenti penitenziari ha dichiarato che un assistente di Polizia sarebbe stato aggredito con dei pugni al volto e al capo da un detenuto nigeriano al quale aveva aperto la porta della cella solo per un attimo. Ma, quell’attimo, è bastato al detenuto per aggredire l’agente e procurargli contusioni al setto nasale, al volto ed alla nuca, guaribili in una settimana. L’agente aggredito è stato anche trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce per essere medicato. L’aggressione è stata sedata da alcuni colleghi dell’agente che sono riusciti a bloccare il detenuto nigeriano e lo hanno riportato presso la stanza di pernottamento.
Queste le parole di denuncia e di sfogo di Damato: “Ancora una volta, un poliziotto è tornato a casa ed è stato costretto a spiegare di essere stato umiliato nel corpo e nell’anima solo per aver svolto il proprio lavoro. Auspicando un’immediata convocazione del prefetto di Lecce, facciamo nuovamente appello alla politica tutta, dal sottosegretario alla Giustizia con delega alla Polizia Penitenziaria Sisto alla senatrice Piarulli componente della seconda commissione permanente Giustizia, che in varie occasioni hanno dichiarato di essere vicino alla Polizia Penitenziaria, affinché diano dimostrazione immediata con fatti e non più slogan e fiumi di parole”.