Pubblicato il 18 Ottobre 2022
Il giornalista del Biscione dopo le elezioni per il nuovo Governo non è più apparso in video e ora farebbe un lavoro di cucina redazionale nella sede di Roma, in attesa di un nuovo impegno come autore in una trasmissione di approfondimento dell’azienda.
“È stata una scelta presa insieme all’azienda per una questione di reciproca opportunità. Nessuna imposizione né punizione”, racconta chi in queste ore ha parlato con il giornalista.
“Se sbagliassi un congiuntivo e lei stesse a Palazzo Chigi verrebbe attaccata anche per questo”, avrebbe confidato a un collega, mentre non si può trascurare la tensione degli ultimi giorni tra la leader di Fratelli d’Italia e Silvio Berlusconi, deus ex machina dell’azienda per cui lavora Giambruno.
Il primo “first gentleman” della Repubblica Italiana, classe 1981, ha iniziato a Mediaset come autore di “Kalispera” di Alfonso Signorini. P
Prima una laurea in filosofia alla Cattolica e uno stage nella tv locale Telenova.
Dopo una pioggia di collaborazioni: figurava tra gli autori di Mattino 5, Stasera Italia e lavorava anche a Quinta Colonna.
Proprio nella trasmissione condotta da Paolo Del Debbio aveva incontrato la premier in pectore.
aveva raccontato Giambruno in un’intervista rilasciata al settimanale Chi.
A febbraio 2021 si era schierato apertamente al fianco della compagna, leggendo la rassegna stampa a TgCom24 si era soffermato sugli insulti del professore Giovanni Gozzini alla leader di Fratelli d’Italia, definita “vacca” e “scrofa”: “Per coloro che non lo sapessero, sono il compagno di Giorgia Meloni, la madre di mia figlia. Sono molto fiero di quello che ha fatto nella sua vita. Non mi permetto di commentare le parole del professore perché ci sono altri luoghi dove verranno commentate e sentenziate in altri termini. Mi permetto solo di dire che ci sono dei minori che leggono certe schifezze. Io spiegherò a mia figlia quanto sua madre sia valorosa e meritevole di ciò che ha fatto nella sua vita”, le parole in diretta di Giambruno prima dell’affondo: “Mi auguro, professore, ammesso che lei abbia dei figli, che i suoi di figli possano dire altrettanto dei suoi commenti misogini, indegni e vergognosi”.